Gherardo Colombo

Gherardo Colombo (Briosco, Milano, 1946) ha lavorato in magistratura dal 1974 al 2007. Ha condotto o collaborato a inchieste celebri come la scoperta della Loggia P2, il delitto Ambrosoli, Mani pulite, i processi Imi-Sir, Lodo Mondadori e Sme. Dal 1989 al 1992 è stato consulente per la Commissione parlamentare di inchiesta sul terrorismo in Italia, nel 1993 consulente per la Commissione parlamentare di inchiesta sulla mafia. Dal 1989 ha lavorato come pubblico ministero presso la Procura della Repubblica di Milano. Nel 2005 è stato nominato consigliere presso la Corte di cassazione. A metà febbraio del 2007, a quindici anni dall’inizio di Tangentopoli, si è dimesso dalla magistratura. È autore inoltre di Il riciclaggio. Gli strumenti giudiziari di controllo dei flussi monetari illeciti con le modifiche introdotte alla nuova legge antimafia (Giuffrè, 1991), e coautore di La legislazione antimafia, raccolta di leggi antimafia (Giuffrè, 1994). Con Il vizio della memoria (Feltrinelli, 1996) ha vinto i premi Nuove Lettere e Città di Omegna 1997. Feltrinelli ha pubblicato anche Sulle regole (2008) e, con Marina Morpurgo, Le regole raccontate ai bambini (2010).

Gherardo Colombo

Il vizio della memoria di Gherardo Colombo

“La memoria è un vizio, un ingombro indesiderato che si vorrebbe annullare nell’illusione di essere più ‘liberi’.” Gherardo Colombo è stato un protagonista delle grandi inchieste giudiziarie degli anni ottanta e novanta in Italia. La sua azi…

A Gherardo Colombo il Premio Alessandro Tassoni alla carriera

A Gherardo Colombo il Premio Alessandro Tassoni alla carriera

L’ex magistrato, autore di Sulle regole vince il Premio Alessandro Tassoni Honoris Causa. La premiazione si è tenuta il 20 novembre 2008 alle ore 20.30 presso l’Auditorium Marco Biagi di Modena.
Enzo Biagi intervista Gherardo Colombo. ‟Le regole la mia legge”

Enzo Biagi intervista Gherardo Colombo. ‟Le regole la mia legge”

"Io premetto che non butto la spugna. La mia non è una decisione di rinuncia, la mia è una decisione di impegno. Io credo che si possa, nei limiti ovviamente del possibile per ciascuno di noi, nei miei piccoli limiti, che si possa fare molto per la giustizia operando fuori dalle strutture istituzionali. Io credo molto nel modo di essere delle persone rispetto alle regole. Penso sia importante che ai ragazzi e non solo, sia proposta una riflessione su come riuscire a capire il significato delle regole, partendo da lontano, andando alla storia, provando a leggere Antigone e via dicendo. Quello che vorrei fare io nel futuro è cercare di comunicare, attraverso libri, riuscendo a parlare con i ragazzi, con le persone."