Alessandro Dal Lago

Alessandro Dal Lago (Roma, 1947) ha insegnato e svolto attività di ricerca nelle Università di Genova, Pavia, Milano, Bologna e Philadelphia. Si è occupato di teoria sociale e politica, sociologia della devianza e dello sport, migrazioni internazionali ed etnografia urbana. Con Feltrinelli, La produzione della devianza (1981); Elogio del pudore (con Pier Aldo Rovatti; 1990); Non-persone (1999); La città e le ombre. Crimini, criminali, cittadini (con E. Quadrelli; 2003). Inoltre ha curato Carteggio 1926-1969 (di Karl Jaspers e Hannah Arendt; 1989); Archivio Foucault 2. Interventi, colloqui, interviste. 1971-1977 (1997; 2017); ha tradotto Aby Warburg (con Pier Aldo Rovatti; 2003) e ha scritto inoltre dei contributi a I signori delle mosche di Peter Warren Singer (2006) e a La solitudine del cittadino globale di  Zygmunt Bauman (2008).

Alessandro Dal Lago: Il sogno d'ordine del candidato Walter

Alessandro Dal Lago: Il sogno d'ordine del candidato Walter

Bontà l'è morta. Tempi duri per gli stranieri, i lavavetri, i Rom (vi ricordate i bambini di Livorno?), gli accattoni, i nudisti, i bulli, i graffitari, tutti questi marginali che minacciano la nostra sicurezza...

Alessandro Dal Lago: Genova, origine della crisi politica

C'eravamo tutti a Genova, e le rivelazioni che si sono accumulate da allora a oggi non ci sorprendono. Carlo Giuliani. Il massacro alla Diaz. L'infamia di Bolzaneto. La storia di Placanica. I balbettii dei questori. La bufala delle molotov...

Alessandro Dal Lago: Sull'immigrazione serve una legge coraggiosa

È difficile prevedere quanto durerà questo governo. Ma la sua esistenza precaria e variabile è legata all'alleanza di fatto di gran parte delle forze politiche in funzione anti-berlusconiana.

Alessandro Dal Lago: La fatalità di morire Rom

Ecco come ‟Libero” definiva i Rom: ‟Carovane di parenti di Dracula che hanno oltrepassato la fortezza Bastiani e che puntano direttamente ai cassetti dei nostri armadi”, una prosa che avrebbe fatto rodere d’invidia Oriana Fallaci, se fosse ancora tra noi.

Alessandro Dal Lago: Signor ministro, tenga duro

Al ministro Ferrero. Signor ministro, mi rendo perfettamente conto che la sua posizione nel governo non è facile. Quello che Lei ha detto sulla regolarizzazione dei migranti ha scatenato le prevedibile reazione della Casa della libertà…

Alessandro Dal Lago: Mummie alla deriva

Un battello partito dall'Africa e arenatosi sulle spiagge dei Caraibi con i corpi mummificati di venti clandestini e i documenti di tanti altri. Quanti saranno stati?

Alessandro Dal Lago: Banlieues. Prima o poi

Prima o poi gli esclusi metteranno a ferro e fuoco lo spazio dell'esclusione e poi, forse, il mondo di luci fin lì irraggiungibile intorno a cui consumano la loro esistenza senza sbocchi. Questo il messaggio che viene dalle banlieues in fiamme.

Alessandro Dal Lago: Rogo in Olanda. È solo l’inizio

Nell’aeroporto di Schiphol, in Olanda, sono morti 11 immigrati in attesa di espulsione. Prima o poi una strage di tali proporzioni doveva succedere e, persistendo questo sistema d’internamento, ce ne saranno altre.

Alessandro Dal Lago: Cpt. Il muro di Pisanu

I Cpt nascono con l'Europa, di cui esprimono lo spirito difensivo e fortificato. A partire dai Cpt inglesi, autosufficienti o allestiti presso aeroporti e commissariati, fino a quelli che esternalizziamo in Ucraina, Libia e Marocco.

Alessandro Dal Lago: Prodi, di' “no” ai cpt

I cpt sono spazi sottratti a ogni tipo di legalità e quindi produttori di violenza su persone incolpevoli di qualsiasi reato. Ci vuole una presa di posizione netta contro questi centri, ma tutti aspettano che sia Prodi a fare il primo passo.

Alessandro Dal Lago: Quello che l'Europa non riesce a vedere

C'è un colonialismo di nuovo tipo, che non ha bisogno di truppe in loco, ma ragiona con la fredda logica del commercio internazionale: tanti soldi e opportunità commerciali, tanti espulsi.

Alessandro Dal Lago: Terrorismo. Il diritto variabile

Per quanto rifiutata da ampi strati dell'opinione intellettuale e, a parole, da gran parte del mondo politico (con l'esclusione della Lega e di tutti i Pera di questo mondo), a me sembra che la teoria dello scontro di civiltà sia operativa nei fatti.

Alessandro Dal Lago: Immigrazione. Lampedusa watching

Alla partenza del traghetto, i passeggeri osservano un centinaio di stranieri che si imbarcano con destinazione i centri di permanenza di Caltanissetta e Crotone o, più probabilmente, la Libia. Questo è il man-watching di Lampedusa.

Alessandro Dal Lago: La civiltà del "prima spara"

Se si appartiene a categorie ‟oggettivamente” pericolose in base all'età, all'aspetto (cioè al colore della pelle) e all'abbigliamento si è automaticamente sospettabili e, in un momento di paranoia collettiva, si può essere abbattuti senza colpa.

Alessandro Dal Lago: Dopo le bombe a Londra. Centri chiusi

Gli attentati di Londra, nel cuore di un paese in prima fila in Iraq, segnano il quadro politico internazionale. L’equazione, sbagliata, immigrato-terrorista sta condizionando le scelte di politica interna dei paesi europei.

Alessandro Dal Lago: Dibattito sulla criminalità. Il male straniero

Non c'è reato isolato che non abbia fatto scattare il corto circuito della legge del taglione, dell'inasprimento delle misure, simboliche e reali, contro i migranti irregolari, delle sparate della Lega.

Alessandro Dal Lago: Asilo politico. Pisanu il vero colpevole

Secondo il ministro dell’interno Pisanu il 92% delle domande di asilo sono false, mentre i respingimenti alle frontiere avvengono su base ‟individuale”. Su questa materia l'Italia è ogni anno denunciata da Amnesty per violazione dei diritti umani.

Alessandro Dal Lago: Cpt. Detenzioni immorali

Qualche giorno fa, la notizia dell'arresto di Don Lodeserto è stata data così da Televideo: "Arrestato il prete degli immigrati". Ecco un bell'esempio di confezione ad hoc dell'informazione.

Alessandro Dal Lago: La società degli uguali

Le migrazioni non sono né onde né flussi, come è comune definirle nella brutta terminologia demografica. Sono invece il risultato di centinaia di migliaia di tragitti individuali, alimentati dalla necessità, dalle sofferenze e dalla speranza.

Alessandro Dal Lago: Migranti. Questione di buone maniere

Il gas libico, il commercio con Gheddafi, le probabili delocalizzazioni in Libia, l'allineamento a ogni giravolta della politica Usa valgono bene l'esistenza di poche migliaia di poveri e sventurati, per la destra e gran parte dell'opposizione.

Alessandro Dal Lago: Inganni d'occidente

Con i rapimenti e la morte di innocenti amici della pace l'occidente paga la stoltezza della sua politica complessiva.

Alessandro Dal Lago: La falla

La bocciatura della Bossi – Fini da parte della Consulta, più delle altre falle che crivellano la barca di centrodestra, rivela il vuoto di capacità tecnica che si apre sotto gli slogan populisti e qualunquisti di questa maggioranza.

Alessandro Dal Lago: Il dito nella piaga europea

La banale verità è che l'Europa non ha, né vuole avere, una politica dell'asilo e dell'accoglienza degli stranieri, e che in questo panorama di chiusura l'Italia si segnala per durezza e miopia

Alessandro Dal Lago: Profughi sudanesi. Allarme in mare

La Cap Anamur è un simbolo, un sintomo, un campanello d'allarme. Come la sua vicenda finirà ci dirà moltissimo sull'Unione di cui siamo cittadini.

Alessandro Dal Lago: Belligeranti più che alla finestra

Ridotto all'essenziale, il servizio di ‟la Repubblica” di ieri sul Sismi ci informa che una ventina di uomini del servizio segreto militare italiano erano attivi in Iraq dal dicembre 2002, collaborando con le forze armate anglo-americane.

Alessandro Dal Lago: Strateghi di razza

Se il razzismo contemporaneo non si basa sulla pretesa che esistano razze superiori e inferiori, ma sull'inferiorizzazione assoluta degli altri, giustificata in qualsiasi modo...

Alessandro Dal Lago: Lo sbarco dei mille

Su questa ecatombe non si vedono sostanziali differenze tra le virtuose solcialdemocrazie nordeuropee e gli assatanati governi che presidiano il limes mediterraneo. Per cominciare, è osceno dire che si tratta di "clandestini".