Vittorio Foa

Vittorio Foa (1910-2008), laureato in giurisprudenza, nel 1933 entra nel movimento Giustizia e Libertà. Arrestato due anni dopo, viene condannato a quindici anni di reclusione dal Tribunale speciale fascista. Partecipa attivamente alla Resistenza come dirigente del Partito d’Azione. Nel 1946 viene eletto deputato all’Assemblea costituente e negli anni cinquanta è segretario nazionale della Fiom e membro della segreteria della Cgil. A partire dal 1964 insegna Storia contemporanea nelle Università di Modena e Torino. Ritiratosi, ha vissuto a Formia fino alla morte avvenuta nell’ottobre del 2008. Ha pubblicato, tra l’altro, presso Einaudi: Il Cavallo e la Torre. Riflessioni di una vita (1991), Questo Novecento (1996), Lettere della giovinezza (1998), Il tempo del sapere. Domande e risposte sul lavoro che cambia (con Andrea Ranieri, 2000), Passaggi (2000), Il silenzio dei comunisti (2002); presso Rosenberg e Sellier: La Gerusalemme rimandata. Domande di oggi agli inglesi di primo Novecento (1985). Con Feltrinelli ha pubblicato, insieme a Carlo Ginzburg, Un dialogo (2003).

La cattura

La cattura

di Salvo Palazzolo, Maurizio de Lucia