Carlo Maria Martini

Carlo Maria Martini (Torino, 1927 - Gallarate, 2012), cardinale dal 1983, è stato arcivescovo di Milano dal 1980 al 2002. Gesuita e biblista di fama internazionale, tra il 1964 e il 1969 è stato l’unico membro cattolico del comitato di studiosi che ha curato il Greek New Testament, la base delle ottocento e più versioni del Vangelo diffuse in tutto il mondo. Dal 1987 al 1993 è stato presidente del Consiglio delle conferenze episcopali europee (CCEE). Tra le iniziative più significative promosse a Milano, la “Scuola della Parola” per aiutare i giovani ad accostare la Scrittura secondo il metodo della lectio divina e la “Cattedra dei non credenti”, serie di incontri sulle domande della fede. Con Feltrinelli ha pubblicato Verso Gerusalemme nel 2002.

Carlo Maria Martini

Verso Gerusalemme di Carlo Maria Martini

Sin dal discorso d'ingresso nell'Arcidiocesi di Milano (1980), Carlo Maria Martini parlava delle "città particolarmente a me care, che sono simbolo e strumento di un'unità tra gli uomini. La prima città è Gerusalemme, così come la Bibbia ce la presenta, nella sua storia e nel suo futuro, come luogo…

Carlo Maria Martini: Io, Welby e la morte

Carlo Maria Martini: Io, Welby e la morte

L’articolo del cardinale Carlo Maria Martini sul caso Welby che ha provocato grande fermento nel mondo cattolico, perché da molti interpretato come una critica alla linea papale di opposizione assoluta alla "dolce morte”.

Carlo Maria Martini: Sto col Papa ma forse ha parlato troppo da professore

Il cardinale del dialogo: ‟A Gerusalemme si tocca con mano che cristiani e musulmani hanno molto in comune come credenti e come uomini”.

Carlo Maria Martini: Il luogo segreto dove è possibile il dialogo tra le religioni

Un estratto della lectio sul tema "Filosofia e Dialogo", data dal cardinale Carlo Maria Martini in occasione della laurea "honoris causa" in filosofia ricevuta dalla Hebrew University di Gerusalemme.

Carlo Maria Martini: Il mio Natale a Betlemme

Betlemme. Anche qui il Natale è un giorno nel quale ci si attende qualcosa di bello e di grande: un dono dall'alto, uno spiraglio di pace dopo tante sofferenze. In questo modo molti anche non cristiani colgono qualcosa del senso di questa festa.

Card. Carlo Maria Martini: I simboli di Gerusalemme

Non è facile per noi europei incontrare oggi Gerusalemme, anche per la paura suscitata dagli atti di terrorismo e dal conflitto in corso. È un simbolo della paura che si ha a guardare in faccia le cose come realmente stanno.

Carlo Maria Martini: Contro l' antisemitismo, conoscenza, rispetto e gesti concreti

Sotto il velo dell'integrazione europea sembra si nasconda la cenere calda di fondamentalismi. I sondaggi? La mera preoccupazione di conoscere le opinioni della gente non dà risultati.

Card. Carlo Maria Martini: Un grido di intercessione

Riproponiamo alcuni passaggi dell'intervento a favore della pace tenuto dal Cardinal Martini in occasione della Veglia per la pace organizzata dai giovani di Azione Cattolica.
"La Chiesa non dia ordini, serve il dialogo laici-cattolici". Intervista al cardinale Carlo Maria Martini

"La Chiesa non dia ordini, serve il dialogo laici-cattolici". Intervista al cardinale Carlo Maria Martini

"Credo che la chiesa debba farsi comprendere, innanzitutto ascoltando la gente, le sue sofferenze, le sue necessità, i problemi, lasciando che le parole rimbalzino nel cuore, lasciando che queste sofferenze della gente risuonino nelle nostre parole. In questo modo le nostre parole non sembreranno cadute dall´alto, o da una teoria, ma saranno prese per quel quello che la gente vive. E porteranno la luce del Vangelo, che non porta parole strane, incomprensibili, ma parla in modo che tutti possono intendere. Anche chi non pratica la religione, o chi ha un´altra religione".

Perché ho scelto Ratzinger. Intervista a Carlo Maria Martini

"(...) Egli è stato sempre un uomo di grande umanità, cortesia e gentilezza, pronto all´ascolto anche di pareri differenti dal suo. Ne ho avuto l´esperienza quando per dieci anni sono stato membro della Congregazione della Fede, da lui presieduta. Come scriveva lo stesso cardinal Ratzinger in un breve intervento per il mio quindicesimo anno di episcopato: 'Nessuno si meraviglierà se dico che noi non siamo sempre stati dello stesso parere. Per temperamento e per formazione siamo senza dubbio molto diversi l´uno dell´altro'. E dopo aver ricordato le ragioni di queste diversità concludeva: 'In ogni caso, queste due posizioni non si escludono affatto, al contrario, esse si integrano e si completano a vicenda. Posizioni e accenti differenti sono necessari per permetterci, a partire da aspetti diversi, di avvicinarsi al compito complesso della Chiesa in questo tempo e di tentare, più o meno, di svolgerlo'."