Martin Scorsese

Martin Scorsese (1942) è uno dei più grandi registi cinematografici di tutti i tempi. Dopo l’esordio con Chi sta bussando alla mia porta?, per Scorsese la stagione dei capolavori comincia con Mean Streets (1973), Alice non abita più qui (1974) e Taxi Driver. Poliedrico e vulcanico, Scorsese salta di genere in genere con la massima naturalezza: nel 1977 gira un musical sulla sua città, New York New York, mentre nel 1978 comincia una lunga stagione di documentari musicali con L’ultimo valzer. Dopo Toro scatenato (1980) e Fuori orario (1985), Scorsese descrive il mondo della mafia italoamericana in Quei bravi ragazzi (1990). La sua carriera procede con l’adattamento di un romanzo storico, L’età dell’innocenza (1993), Casinò (1995), Kundun (1997) sull’esilio all’estero del Dalai Lama. Ricordiamo anche Gangs of New York (2002), The Aviator (2004), ispirato alla figura di Howard Hughes, Hugo Cabret (2011) e The Wolf of Wall Street (2013). L’agognato Oscar come miglior regista arriva nel 2007 per The Departed. Il documentario George Harrison: Living in the Material World (Feltrinelli “Real Cinema”, 2012) ha avuto la sua anteprima italiana al Torino Film Festival del 2011 e compone un trittico di documentari su mostri sacri della musica pop: oltre a quello sull’ex Beatles, Scorsese ha realizzato nel 2005 No direction Home, dedicato a Bob Dylan, e Shine a Light (Feltrinelli “Real Cinema”, 2008) sui Rolling Stones.