Sofocle

Sofocle, figlio di un ricco mercante di armi, nacque ad Atene, nel demo di Colono Hippios, nel 496 a.C. Educato con larghezza di mezzi, a soli ventotto anni, nel 469/8 ottenne la prima vittoria drammatica. Partecipò attivamente alla vita pubblica ateniese e ricoprì cariche di grande importanza. Nel 443 fu amministratore del tesoro della Lega attica; nel 441 fu stratego insieme a Pericle nella guerra di Samo. Dopo la sconfitta ateniese in Sicilia nel 413 a.C., fu uno dei dieci commissari preposti alla stesura di una nuova costituzione. Morì ad Atene all’età di novant’anni nel 406 a.C. Tra i tre grandi tragici, Sofocle fu forse il più amato dal suo pubblico; ottenne, infatti, ben 24 vittorie negli agoni drammatici. Dei 123 drammi che il grammatico Aristofane di Bisanzio gli attribuisce soltanto sette sono giunti a noi: Aiace, Elettra, Edipo Re, Antigone, Trachinie, Filottete, Edipo a Colono. Nel 1912 la scoperta di un papiro ci ha restituito un lungo frammento del dramma satiresco I cercatori di tracce. Complessa è la questione relativa alla datazione dei drammi sofoclei, dei quali soltanto tre sono databili con certezza: Antigone (442), Filottete (409) e Edipo a Colono rappresentato postumo nel 401. Feltrinelli ha pubblicato nei “Classici” Edipo re (1991, 2013) e Antigone (2013).

Antigone di Sofocle

“Se il Novecento, secolo della crisi dell’io individuale e delle certezze della metafisica, a partire da Freud, è stato il secolo di Edipo, l’Ottocento, secolo del primato romantico e idealistico della libertà prometeica dell’individuo, è stato quello…