Giorgio Bocca: Vedi Napoli e poi la camorra

26 Agosto 2005
È Napoli a proporre un nuovo modello di amministrazione articolata e armonica, la democrazia delle commissioni, o meglio la democrazia senza opposizione. Cosa sono le commissioni della Regione? Non sono organi del governo di progettazione e di consultazione, insomma quel che Dio fece è per assicurare al governatore vita tranquilla. Nella Regione Campania le commissioni erano dieci che con gli anni sono diventate 18, equamente divise fra maggioranza e opposizione.
Come è avvenuta la moltiplicazione dei pani e dei pesci? Semplicissimo: accanto alla commissione Mare è sorta la commissione Mediterraneo. Si dovrebbe pensare che la commissione Mare si occupa dei pontili di Mergellina mentre quella Mediterraneo degli accordi per la pesca con la Tunisia o il Marocco. In realtà chi poi decide tutto è la camorra.
Giorni fa è stata indetta una regolare gara di appalto per gli ormeggi di Mergellina. Ha vinto un consorzio regolare che quando ha preso possesso dei pontili se li è trovati occupati dagli abusivi che li affittano dalla camorra. C'è stato uno scontro al quale ha assistito un segretario del consorzio il quale, chiamato a testimoniare dalla polizia, ha detto che non era vero niente, che tutto era regolare.
Si è saputo poi, anzi lo si sapeva da sempre, che era imparentato con il clan camorrista che detta legge nella zona. Gli abusivi sono tornati ai loro posti, al ritorno dal mare spengono i motori per non disturbare gli abitanti della zona. A queste cose di ordine la Camorra ci sta attenta.
Quanto costano alla Regione le nuove commissioni? Il presidente Antonio Bassolino dice che non costano niente, così almeno gli è stato assicurato dai controlli amministrativi. Perché si è provveduto con lo spostamento di personale da un ufficio all'altro, con la razionalizzazione degli impieghi.
Comunque si è calcolato che ogni commissione costa 300 mila euro l'anno. Ogni commissario ha diritto a una segreteria composta da sei persone più una decina di portaborse. Dunque, le otto nuove commissioni costano 2 milioni e mezzo di euro che è sempre una bella spesa per pagare il silenzio dei compagni di cordata e della opposizione.
Ogni presidente di commissione è pagato con 1.500 euro più il 15 per cento della indennità di base. Le spese della Regione si dice non siano aumentate e si tratta di uno dei miracoli della burocrazia che avvengono a parole più che nei fatti.
Nei fatti la moltiplicazione degli impiegati ha già imposto il problema della nuova sede: un palazzo di dieci piani di almeno 6 mila metri quadrati, da affittare o da costruire nel centro direzionale, cioè nella Napoli che non avendo più spazi orizzontali cresce in verticale, che non è poi la soluzione ideale che si dice, perché i rapporti di lavoro sono più difficili e non controllabili.
Già mettere assieme i lavori di 18 commissioni non è facile, quando magari ne cerchi una che è in missione all'estero per sapere come si organizzano i porti turistici a Barcellona o ad Amsterdam. E non è semplice neppure fare incontrare le commissioni della Campania: ognuna ha il suo da fare con tutte queste iniziative artistiche come il festival di Afragola o la scuola delle veline o delle vallette.
La moltiplicazione delle commissioni è finita in politica nazionale. Due dirigenti dei Ds hanno accusato i napoletani di comportarsi come dei capi bastone. Al che Bassolino ha dato una di quelle risposte fraternamente sdegnate di cui è maestro, figlio naturale della scuola di recitazione dei De Filippo. Ma come, proprio ora che si va alle elezioni decisive per liberarsi del tiranno Berlusconi?

Giorgio Bocca

Giorgio Bocca (Cuneo, 1920 - Milano, 2011) è stato tra i giornalisti italiani più noti e importanti. Ha ricevuto il premio Ilaria Alpi alla carriera nel 2008. Feltrinelli ha pubblicato …