Michele Serra: Adottiamo i bastoncini surgelati

05 Ottobre 2006
La questione eutanasia rischia di rendere ancora più ostico il dialogo tra cattolici e laici, in Italia molto faticoso anche a causa dei problemi di udito di molti protagonisti, già presenti sulla scena politica ai tempi di Porta Pia. La libertà di lasciarsi morire senza essere incarcerati dopo il funerale (come propongono con insistenza i predicatori di Radio Maria) è un tema che si aggiunge a una lunghissima lista di questioni scottanti. Vediamo le principali.

La breccia di Porta Pia
Chi doveva chiuderla? Una disputa legale interminabile divide Stato e Chiesa. Le spese di muratura furono saldate, ai tempi, da casa Savoia. Ma recentemente Vittorio Emanuele, per pagare le parcelle dei suoi avvocati, ha chiesto il rimborso, più gli interessi passivi maturati. Inconciliabili le due perizie di parte: quella del Vaticano sostiene che la scritta ‟Aldo ama Rosina” venne incisa sul monumento dalla baionetta di un bersagliere, quella laica fa risalire la scritta ‟Carlo ama Giuseppe” alle milizie papali.

Eutanasia
I cattolici più possibilisti sostengono che è lecito interrompere l'accanimento terapeutico, a patto che le sofferenze degli anni precedenti la morte siano state sufficientemente atroci e prolungate da poter soddisfare il famoso ‟protocollo di San Sebastiano”, che stabilisce minuziosamente il numero di piaghe e dolori lancinanti bastante a raggiungere la Grazia.
I più intransigenti chiedono, invece, che non solo il moribondo, ma anche i parenti e il personale ospedaliero dicano il rosario e aspettino la volontà di Dio senza rompere troppo i coglioni. Sul fronte laico, non aiuta il dialogo la posizione degli oltranzisti, che chiedono di inserire anche l'emicrania e la sinusite tra le patologie che consentono l'eutanasia. Lite furibonda nella sinistra tra i sostenitori della cicuta e i fautori dell'iniezione di benzopirene. A rischio la compattezza del governo.

Pacs
Dare riconoscimento legale alle coppie di fatto? Febbrili contatti, tra gli uomini di buona volontà dei due schieramenti, per trovare soluzioni di compromesso. Lo scopo è di aprire alle nuove forme di convivenza, ma al tempo stesso difendere l'assetto tradizionale della famiglia. Per esempio, l'unione tra due omosessuali potrebbe essere consentita solo a patto che arrivino entrambi vergini al matrimonio, uno dei due dimostri di saper stirare e l'altro legga la ‟Gazzetta dello sport” fumando la pipa. Fa discutere, nel frattempo, uno studio del Censis sulle unioni incivili, tipo marito buzzurro che picchia la moglie, o moglie nevrastenica che vorrebbe abitare a Manhattan invece che a Schio e lo fa notare al marito ogni cinque minuti. Anche telefonandogli in ufficio. La questione non dovrebbe entrare a far parte dell'agenda politica perché le unioni incivili sono già legalizzate.

Fecondazione assistita
È già noto l'emendamento Pera-Buttiglione: la sola fecondazione assistita consentita dalla legge è quella in cui un prete assiste alla copula. Francesco Rutelli, che cerca di fare da ponte tra cattolici e laici, propone la legittimità della fecondazione in provetta purché la provetta sia abbastanza grande da contenere marito e moglie che si congiungono nella posizione del missionario. Fa discutere la proposta, di impronta teo-con, di adottare non solo gli embrioni congelati, ma anche i bastoncini di pesce. Febbrili preparativi, sul fronte laico, per dare vita agli Atei Rinati, in opposizione ai cristiani rinati, e presentare in Parlamento un decreto-legge che non solo tolga il crocifisso dagli edifici pubblici, ma costringa il parroco più vicino a stuccare accuratamente il buco lasciato dal chiodo.

Darwin
Darwinismo e creazionismo? Anche su questo fronte si distingue l'attivismo di Rutelli, che propone una terza via: l'uomo discende dalla scimmia, ma la scimmia era cattolica praticante. Desta vivo interesse anche la posizione di papa Ratzinger, che non nega l'evoluzionismo, ma sostiene che è stato progettato da un Grande Designer. Negli archivi vaticani sarebbero custoditi i lucidi nei quali Dio tracciò i principali lineamenti dell'universo. Perché, allora, denunciano i laici, vengono tenuti segreti? Forse perché i disegni divini raffigurano la periferia di Caserta e i costumi di scena del balletto di ‟Domenica in”?

Michele Serra

Michele Serra Errante è nato a Roma nel 1954 ed è cresciuto a Milano. Ha cominciato a scrivere a vent’anni e non ha mai fatto altro per guadagnarsi da vivere. …