A Christoph Ransmayr il Premio Grinzane Cavour

25 Gennaio 2009
Sabato 24 gennaio 2009 a Palazzo Reale di Torino è stato assegnato il Premio Grinzane Cavour - sezione narrativa straniera – allo scrittore austriaco Christoph Ransmayr per La montagna volante.
I testi dei vincitori delle sezioni Narrativa italiana e Narrativa straniera saranno ora sottoposti al giudizio delle Giurie Scolastiche, scelte in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e il Ministero degli Affari Esteri e costituite presso undici Scuole Medie Superiori d'Italia e sedici istituti dislocati in tutto il mondo. Gli studenti determineranno con i loro voti i due supervincitori a giugno, in occasione della Cerimonia di Premiazione dei vincitori della XXVIII edizione, presso il Castello di Grinzane Cavour.

La motivazione
"Nel romanzo La montagna volante edito da Feltrinelli l’austriaco Christoph Ransmayr racconta la storia di due fratelli, Liam e Pad, ritiratisi su un’isoletta davanti alle coste dell’ Irlanda. Li unisce una sorta di struggimento per luoghi immutabili, fuori del tempo che lo stesso autore ha condiviso nel suo lungo soggiorno in Irlanda e nei vagabondaggi in Oriente. Da tempo Liam, navigando in internet, ha raccolto notizie su una montagna del Tibet orientale che le carte geografiche non menzionano: il Phur-Ri, una vetta forse più alta dell’ Everest di cui parlano solo leggende di nomadi locali. Là andranno i fratelli in un viaggio nello spazio e nel tempo: un’avventura estrema in cui Ransmayr rievoca forse la tragica esperienza dell’amico Reinhold Messner sul Nanga Parbat nel 1970, in un racconto che è in realtà un epos in versi lunghi. L’autore di grandi libri come Il mondo estremo e Il morbo Kitahara è anche qui alla ricerca di immagini e metafore di spazi primordiali, di mondi incontaminati. Anche i pochi personaggi vivono in questa luce: i nomadi e la splendida figura di Nyema, di cui Pad si innamora. Essa è la voce del mito, colei che evoca una nuova poetica cosmologia. Con questo insolito libro di grande livello stilistico Ransmayr ci schiude orizzonti oltre la realtà, oltre il nostro affanno quotidiano, verso lontananze forse irraggiungibili, ma senza le quali la nostra vita sarebbe più povera e sterile."

Il libro in breve
La montagna volante, che si presenta nella forma poema-romanzo articolato in strofe, narra la storia di due fratelli che lasciano la natia Irlanda alla volta del Tibet orientale, allo scopo di ‟colmare una lacuna sulla carta geografica”: rintracciare una vetta altissima, sopra i 9000 metri, di cui aveva dato frammentarie notizie un pilota durante l’ultima guerra, e della cui esistenza parlano solo le leggende dei popoli nomadi…

Biografia dell'autore
Christoph Ransmayr (Wels, Austria, 1954) ha studiato etnologia e filosofia a Vienna. Ha iniziato la sua vita letteraria come redattore editoriale scrivendo anche su varie riviste culturali. In seguito all’uscita del suo primo romanzo, Gli orrori dei ghiacci e delle tenebre (1984), Ransmayr fu chiamato da Hans Magnus Enzensberger a collaborare alla preparazione del libro Das Wasserzeichen der Poesie e fu proprio traducendo per quel libro un brano delle Metamorfosi che si appassionò alla figura di Ovidio. All’esilio del poeta, Ransmayr ha dedicato il suo romanzo più noto, Il mondo estremo, pubblicato da Feltrinelli in edizione riveduta nel 2003. Di Ransmayr, Feltrinelli ha inoltre edito Il morbo Kitahara (1997), che ha ottenuto il premio europeo per la letteratura ‟Aristeion 1996” e il premio Mondello.

La montagna volante di Christoph Ransmayr

‟Sono morto a 6840 sopra livello del mare il quattro maggio nell’anno del cavallo. Il luogo della mia morte si trovava ai piedi di una guglia rocciosa corazzata di ghiaccio, nel cui lato riparato dal vento avevo superato la notte.” Due fratelli, Liam e l’io narrante, lasciano la natia Irlan…