Gombrich entrò in contatto nel 1936 con gli allievi di Aby Warburg, che con
Fritz Saxl aveva fondato a Londra l’Istituto di ricerca comparata per la
Storiografia e la metodologia dell’arte (poi Warburg Institute). Gombrich,
viennese di nascita, si era infatti rifugiato a Londra dopo l’Annessione dell’Austria
alla Germania.
Aby Warburg (1866 –1929), ideatore del metodo "iconologico" di
lettura di un’opera d’arte, un metodo che utilizza tutte le testimonianze
figurative come fonti storiche, è considerato uno dei più eccentrici,
poliedrici, complessi studiosi del nostro secolo. Il lavoro di Gombrich,
condotto sulla massa dei suoi testi, allora inediti, conservati al Warburg
Institute, restituisce al lettore e allo studioso tutto il fascino di un
personaggio di eccezione.
Al di fuori di ogni compiacimento e di ogni manierismo, la personalità di Aby
Warburg è messa in luce, in quest’opera mai uguagliata, nella sua
quotidianità, spesso faticosa, nel suo geniale individualismo, nella
drammaticità del suo travaglio personale, culturale e umano.