Ferdydurke

di Witold Gombrowicz

Witold Gombrowicz presenta la sua feroce satira dell'infantilismo contemporaneo: la storia di un trentenne che una mattina, come in un incubo, si ritrova sbalzato in una classe scolastica, attorniato da una banda di ex adulti rimbambocciti. All'inizio si ribella, ma poi si accorge che essere di nuovo un ragazzino non è poi tanto male…
"Questo libro mette in scena il conflitto dell'uomo con l'uomo e il suo ambiente, così come il conflitto dell'uomo con la sua propria immaturità, con ciò che resta in lui di epoche quasi antidiluviane. Si propone di mostrare l'aspetto tragico dell'evoluzione. Prova a esprimere il conflitto eterno tra l'uomo e la sua forma, conflitto tanto doloroso oggi come nel corso dei secoli. C'è un vero e proprio odio, e paura e vergogna, dell'uomo nei confronti dell'informe e dell'anarchia. Non si tratta a rigor di termine di un pamphlet, di una polemica, di una critica, ma più semplicemente del lamento di un individuo che si difende dalla dissoluzione, che reclama spasmodicamente una gerarchia e una forma, e allo stesso tempo si rende conto che qualsiasi forma lo sminuisce e lo limita: si difende dall'imperfezione degli altri, perfettamente cosciente della propria."
Witold Gombrowicz
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Witold Gombrowicz

Witold Gombrowicz, nato a Małoszyce nel 1904, è considerato il più grande scrittore polacco del Novecento. Ha vissuto a Varsavia fino allo scoppio della guerra, poi a Buenos Aires. Di …

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