L'alternativa mediterranea

Per Un Dialogo Tre Le Due Sponde

Per molti europei il Mediterraneo è solo una frontiera da pattugliare per sbarrare il passo ai migranti clandestini. Ma il Mediterraneo, con i suoi quarantaseimila chilometri di coste e i quattrocentocinquanta milioni di persone che le abitano, può essere pensato come un ‟grande spazio”, una risorsa strategica e un luogo di cooperazione privilegiato. Una condizione perché questo possa accadere è ripensare il rapporto tra il processo di unificazione dell’Europa, la sua appartenenza all’emisfero occidentale, le sue radici mediterranee e la sua relazione con il mondo islamico. Un’Europa che riscoprisse le sue radici mediterranee potrebbe profilarsi come uno spazio di mediazione e neutralizzazione degli opposti fondamentalismi. L’alternativa mediterranea è un primo consapevole passo in questa direzione.
I contributi, tutti originali, nascono sotto questa insegna e sono il risultato di un dialogo già avviato.
Alcuni dei temi trattati: l’esportazione della democrazia, i media, l’associazionismo civile nel Mediterraneo arabo-islamico, la mobilità migratoria, l’assedio militare, la questione palestinese, i diritti delle donne e il femminismo islamico, la questione penitenziaria, Europa e mondo islamico, il costituzionalismo.
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  • Marchio: FELTRINELLI
  • Data d’uscita: 31 Maggio 2007
  • Collana: Campi Del Sapere
  • Pagine: 656
  • Prezzo: 38,00 €
  • ISBN: 9788807104213
  • Genere: Saggistica, Università
  • Curatore: Franco Cassano
  • Curatore: Danilo Zolo
Palestina: la saggistica

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Gli studi sulla Palestina, il Medio Oriente e le grandi voci della cultura palestinese.

Franco Cassano e Danilo Zolo rilanciano l’Alternativa mediterranea. Un’intervista

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‟La Puglia è, dopo le isole, la regione italiana con il maggiore sviluppo costiero. Nel mare ci sta da sempre, e da sempre sta nelle rotte che collegano nord e sud, est e ovest. L’importante è che questa mediterraneità, invece di diventare una retorica sull’homo mediterraneus, si trasformi nella capacità di ricostruire oggi questa natura di terra di mezzo. Unire i punti cardinali vuol dire unire il meglio di essi, le tecnologie e la ricerca più avanzate e il passo più lento dei deserti, il coraggio e l’innovazione imprenditoriale e il legame con le radici.”