Una storia quasi soltanto mia

La breve vita di Giuseppe Pinelli, anarchico

di Licia Pinelli, Piero Scaramucci

9,02 € 9,50 € -5%
6,99 €
Oppure su

“Uno Stato che non ha il coraggio di riconoscere la verità è uno Stato che ha perduto, uno Stato che non esiste”

“Questa è la storia che Licia Pinelli mi raccontò agli inizi degli anni ottanta. Era rimasta appartata, quasi silenziosa per una decina di anni, da quell’inverno del 1969, quando la bomba fece strage alla Banca dell’Agricoltura di piazza Fontana a Milano, suo marito Pino, ferroviere anarchico, precipitò da una finestra della questura e l’Italia scoprì che la democrazia era sotto attacco. Licia si era tenuta lontana dai riflettori concentrandosi in una tenace battaglia per ottenere giustizia sulla Giustizia. Non la ottenne. Dopo dieci anni Licia fece forza sul suo severo riserbo e si decise a raccontare di sé e di quel che era successo. Scelse lei stessa di parlare e mi chiese di intervistarla. Non fu un percorso facile, per Licia fu come reimparare a parlare e a guardare dentro se stessa dopo anni di silenzio e autocensura. Oggi, a distanza di tanto tempo, questo documento appare come un racconto di rara verità, chi vorrà scrivere la storia di quegli anni durissimi non ne potrà prescindere.” Piero Scaramucci

A cinquant’anni dalla morte di Giuseppe Pinelli, il racconto della vedova del ferroviere anarchico morto in circostanze mai chiarite nella questura di Milano, nel 1969. Il racconto è arricchito da una cronologia degli eventi più importanti dell’epoca e da un inserto di foto.

 

Leggi tutto…

Licia Pinelli

Licia Rognini Pinelli (Senigallia 1928) arriva a Milano a due anni, figlia di una sarta a domicilio e di un operaio della Pirelli. Mandata a Roma dagli zii nel '43 …
Scopri di più sull’autore

Piero Scaramucci

Piero Scaramucci (Praga 1937 - Milano 2019). Giornalista. Inviato speciale alla Rai dove ha lavorato dal 1961 al 1992 per le testate radiofoniche e televisive. Dal 1992 al 2002 è …

Scopri di più sull’autore
  • Marchio: FELTRINELLI
  • Data d’uscita: 7 Febbraio 2019
  • Collana: Universale Economica
  • Pagine: 224
  • Prezzo: 9,02 €
  • ISBN: 9788807892103
  • Genere: Tascabili
Le grandi biografie

Le grandi biografie

La musica, il cinema, la letteratura, la cultura, la storia, lo sport... Grandi autori raccontano le vite dei protagonisti

La vedova Pinelli e l'invito di Napolitano. ‟Ora sulle stragi lo Stato apra i suoi armadi”

La vedova Pinelli e l'invito di Napolitano. ‟Ora sulle stragi lo Stato apra i suoi armadi”

‟Vogliamo la verità per stragi. Non chiedo solo per me… Un’idea me la sono fatta, ma ci vogliono le prove per dirla in pubblico. Lo Stato, se vuole, potrebbe fare un passettino in più. Sinora non ha messo a disposizione i suoi archivi, i suoi armadi con i fascicoli. Ma sono passati quarant’anni, il mondo è cambiato tantissimo, perciò dopo tante sofferenze, lo facciano. Mi piacerebbe un passo concreto, vero, logico e naturale, e cioè che cadesse ogni segreto sulla strage di piazza Fontana.”

Dicembre 1969: Piazza Fontana e la morte di Pinelli. Licia Pinelli e Piero Scaramucci presentano Una storia quasi soltanto mia. Guarda il video, ascolta e/o scarica l’intervista

Scarica l'intervista audio in formato mp3

‟Non raggiungere la verità giudiziaria è una sconfitta dello Stato. È lo Stato che ha perso appunto perché non ha saputo colpire chi ha sbagliato. Perché in un modo o nell’altro, voglio dire direttamente o indirettamente, Pino è stato ucciso. E poi non è una questione di vincere o di perdere: semplicemente uno Stato che non ha il coraggio di riconoscere la verità è uno Stato che ha perduto, uno Stato che non esiste.”
Licia Pinelli

Il 12 dicembre del 1969 con la strage di piazza Fontana a Milano si apre la cosiddetta, ‟strategia della tensione”, una stagione di attentati che per oltre un decennio insanguineranno l’Italia (Piazza della Loggia a Brescia, il treno Italicus, la bomba alla stazione di Bologna), una delle pagine più buie della nostra storia recente della quale non si è accertata ancora tutta la verità.
Della strage di Milano furono inizialmente accusati gli anarchici.
Nella notte tra il 15 e il 16 dicembre 1969 il ferroviere anarchico Giuseppe Pinelli muore, in circostanze mai chiarite, precipitando da una finestra della questura di Milano. Inizialmente si parlò di suicidio, ma subito cominciarono ad affacciarsi dubbi sulla versione data dalla questura.
Da quel momento comincia per Licia Pinelli una battaglia per la verità che dieci anni dopo racconterà, insieme a Piero Scaramucci, in Una storia quasi soltanto mia.
In occasione del ‟Giorno della Memoria”, il 9 maggio 2009, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha reso omaggio, in presenza di Licia Pinelli e degli altri familiari delle vittime del terrorismo, alla figura dell’innocente Giuseppe Pinelli, ‟che fu vittima due volte, prima di pesantissimi infondati sospetti e poi di un improvvisa assurda fine”.
Nel video e nella più approfondita intervista audio Licia Pinelli presenta insieme a Piero Scaramucci Una storia quasi soltanto mia.