Sette racconti del terrore.

Perché anche la letteratura può mettere i brividi, a Halloween.

 

Quale modo migliore, mentre le nebbie invernali si addensano, di passare i giorni più cupi dell’anno con una storia da brividi?

Zoom ne propone ben sette, scavate nel miglior repertorio di racconti classici del genere. E cercando di stupire con storie fuori dagli schemi tradizionali.

Perché se solo sentir pronunciare il nome di Edgar Allan Poe o quello di H.P. Lovecraft procura un batticuore assicurato, nessuno si aspetterebbe di trattenere il respiro con Jack London. E invece Preparare un fuoco vi lascerà stupefatti. E terrorizzati. Assieme al suo protagonista, che si ritrova in pieno nord, la neve che cade, sessanta gradi sotto lo zero e tutte le istruzioni per non rimanere assiderato. Ma gli imprevisti possono minare alla tua vita più facilmente di quanto credi.

E poi ancora: le storie del terrore del castello di Trezza di un Verga, pressoché irriconoscibile, se non per il melodiare della sua lingua. Nella stessa terra de I Malavoglia, si affollano presso le rovine del castello ombre e leggende. Dietro ognuna di esse, una storia. E dietro quella storia, forse, un fondo di verità grande quanto basta per trascinare nell’orrore un ingenuo turista.

Se Herbert West, rianimatore e I ratti nei muri di Lovecraft non hanno bisogno di presentazioni, così come Il pozzo e il pendolo e William Wilson di Poe, Nathaniel Hawthorne non è conosciuto per storie terrorizzanti. Eppure ne I ritratti profetici c’è un  pittore che dipinge così vividamente futuri imprevedibili, che potrebbe dipingerli col sangue.

Ancora una volta un modo nuovo per vedere la realtà assieme a Zoom.

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