José Bové

José Bové è insieme un agricoltore francese nell'Aveyron e un personaggio mediatico internazionale: è divenuto infatti uno dei simboli della lotta contro la globalizzazione, a partire dal boicottaggio del McDonald's di Millau, con il successivo arresto, la scarcerazione "a furor di popolo", la contestazione dei vertici di Seattle, di Praga, di Genova, e i suoi viaggi di solidarietà in Chiapas e Palestina. E' stato di nuovo arrestato nel giugno 2002. E' membro della Confédération paysanne, il sindacato agricolo nato nel 1997.

José Bové
Il contadino del no. José Bové spiega le ragioni del suo no alla Costituzione europea

Il contadino del no. José Bové spiega le ragioni del suo no alla Costituzione europea

‟Questo è un voto di sinistra. Se a noi si è unita l’estrema destra, pazienza, mica potevamo impedirglierlo. È un voto progressista e democratico, frutto della mobilitazione della Francia profonda.”

Josè Bovè da Cancun

Il commento critico del leader contadino new global: "Queste regole soffocano i deboli. Noi vogliamo che fallisca il vertice del Wto a Cancun."

14 luglio, Chirac abbona quattro mesi di carcere a Bové

José Bové, l'agricoltore no-global, dovrà rimanere in carcere sei mesi e non più dieci. Il presidente francese Jacques Chirac ha infatti deciso di abbonargli quattro mesi.

Bové in carcere per dieci mesi

Dormiva ancora, José Bové, il leader no global e portavoce della Confederazione contadina, quando la gendarmeria francese lo ha prelevato all´alba dalla sua fattoria e portato in elicottero al carcere.

Bové in marcia verso la prigione

José Bové, in piedi sul trattore, ha guidato un piccolo corteo di 800 persone, tra cui contadini, compagni del sindacato e giornalisti fino alle porte del carcere di Villeneuve-les-Maguelone.
José Bové: «Le sovvenzioni ai nostri formaggi non danneggiano i Paesi del Terzo Mondo»

José Bové: «Le sovvenzioni ai nostri formaggi non danneggiano i Paesi del Terzo Mondo»

«I Paesi ricchi fanno discorsi di facciata, per questo il summit di Johannesburg non potrà che fallire e per questo ho deciso di non andarci». José Bové, portavoce della Confédération Paysanne, alla sua prima apparizione pubblica dopo il carcere (è intervenuto, ad Arles, all'assemblea estiva del movimento antiglobal Attac) ha denunciato limiti e ipocrisie dei Paesi ricchi che mirano a «mantenere privilegi» e impediscono l'introduzione di reali soluzioni a favore dei Paesi poveri.