Massimo Cacciari

Massimo Cacciari si è laureato in filosofia a Padova nel 1967, ed è Ordinario di filosofia estetica dal 1985. È stato deputato in Parlamento dal 1976 al 1983, Sindaco di Venezia dal 1993 al 2000. È deputato europeo ed attualmente Consigliere Regionale. La sua ricerca filosofica si è soprattutto concentrata nella prima fase sul problema della critica contemporanea dell'idealismo classico tedesco e sulla cultura mitteleuropea del primo Novecento. Nel corso degli anni '80 è andato approfondendo l'intreccio nella cultura contemporanea tra tradizioni teologiche e ricerca filosofica. Negli ultimi anni la sua ricerca si è indirizzata al nesso tra filosofia e politica nella storia europea. Diverse sue opere sono state tradotte in tutte le principali lingue europee.
Massimo Cacciari: intervista sulla sinistra milanese

Massimo Cacciari: intervista sulla sinistra milanese

Intervista con Massimo Cacciari sulle elezioni in provincia di Milano: ‟Nel ´99 a Milano l´Ulivo era catastrofizzato, ora la tendenza è positiva ma può interrompersi da un momento all´altro…”

Massimo Cacciari: Chi ascolta Wojtyla che grida contro la guerra

Si potrà convenire o meno su quanto il Papa afferma, ma è difficile dubitare sul fatto che la sua voce sia oggi quella della unica «autorità» di rilievo mondiale capace di sollevare i problemi della pace e della guerra alla dignità dei princìpi.
La Chiesa che diventa partito fa del male anche a se stessa. Intervista a Massimo Cacciari

La Chiesa che diventa partito fa del male anche a se stessa. Intervista a Massimo Cacciari

Massimo Cacciari interviene nel dibattito sulle coppie di fatto: ‟Ritengo che la Chiesa stia radicalmente sbagliando in questo suo atteggiamento e dal suo stesso punto di vista. Perché l' efficacia del suo messaggio sul valore della famiglia e sulla crisi di quella attuale, sarebbe tanto più efficace quanto più generale e universale: senza dover essere ogni volta suscitato da proposte di intervento legislativo che non riguardano neanche il matrimonio in quanto tale, ma il doveroso intervento dello Stato per regolare e tutelare determinati diritti. Secondo me, su queste questioni la Chiesa sta proprio sbagliando”.

Massimo Cacciari: "Gli errori sono inevitabili quando la sicurezza è al primo posto"

‟Il cittadino pretende sicurezza e per ottenerla è disposto a tutto. Ma credo che, per il momento, la situazione sia ancora sotto controllo. Fino a quando la licenza di uccidere viene affidata a corpi dello Stato che dovrebbero essere, e speriamo siano, in grado di calcolare e ragionare, siamo ancora nei limiti del fisiologico”. Massimo Cacciari, filosofo e sindaco di Venezia, riflette sugli spari di Londra, sull´impennata del terrore, con la strage di Sharm, e sul serpeggiare di una paura sempre più insidiosa nelle società di Occidente.

Massimo Cacciari interviene dopo il referendum. "Ci vuole il cuore di Zapatero"

‟Nessuno scontro tra laici e cattolici. Ma per il centrosinistra è arrivato il momento di interrogarsi su schemi vecchi da superare. Noi ascoltiamo ancora i nostri maestri come Max Weber e pensiamo che la politica sia solo l´etica della responsabilità. Cioè, il calcolo utilitaristico, il rapporto mezzi-fini, la buona amministrazione. La gente, per un verso, ci dà ragione: governiamo gran parte dei comuni e delle regioni italiane, i cittadini sanno che siamo più bravi degli altri. Mancano però le convinzioni. Sull´Europa sta succedendo esattamente questo, c´è l´Euro, lo abbiamo persino messo in gigantografia sulle facciate dei palazzi europei. Dunque: abbiamo la moneta unica e ogni anno andiamo a vedere se il deficit dei Paesi Ue rispetta i paletti fissati. Noi siamo quelli della responsabilità. Ma la politica è un centauro: c´è anche il cuore, c´è la passione, i temi in cui credi. Se li dismettiamo totalmente, diventa difficile combattere persino le demagogie. Senza l´euro saremmo come l´Argentina? È verissimo, ma non basta. Ecco perché il referendum dell´altro giorno, come quelli sulla costituzione europea di Francia e Olanda, è un vero campanello d´allarme”.

Il Vaticano si prepari alla svolta. Intervista a Massimo Cacciari

"Non è un Papa normale. Credo sia l’ora, oltre che dell’imbarazzo in sé, di una scelta abbastanza inusuale, se non del tutto inusuale. Con la prospettiva per chiunque di essere Papa oggi con Wojtyla nell’ombra e quell’ombra sarebbe sicuramente più evidente di qualsiasi presenza. Comunque sia è un bel dramma, per la Chiesa, un bel dramma in generale, al di là della salute o non salute del Papa, perché questo fatto di essere bloccati di fronte alla sua malattia, dimostra grande imbarazzo e la difficoltà di affrontare il passaggio da una figura così assolutamente centrale e carismatica a una gestione più conciliare e partecipata. Ogni pontefice ha le sue caratteristiche, Giovanni Paolo II si è collocato in una situazione storica nella quale emergevano momenti di grande decisione, di aut aut e lui ha incarnato questo momento particolare della Chiesa e di tutto il mondo con una carica carismatica assolutamente straordinaria che con la caduta del comunismo si è ancor più manifestata. La Chiesa dovrà affrontare un momento di riflessione di fondo per riorganizzarsi al proprio interno, mi auguro in senso conciliare, con l’intero coinvolgimento del popolo di Dio".