Giacomo Leopardi
Giacomo Leopardi (Recanati, 1798 - Napoli, 1837), di famiglia nobile, è stato uno dei più grandi poeti e pensatori europei. Di precocissime doti (celebre il suo “studio matto e disperatissimo” nella biblioteca paterna) sin dall’adolescenza sviluppò un’impressionante erudizione scientifica, filosofica e letteraria. Pur non avendo mai accettato l’etichetta di “romantico” è ritenuto una delle figure centrali del Romanticismo. Fra le sue opere spiccano lo Zibaldone di pensieri (steso dal 1817 al 1832), le Operette morali (1824), il Discorso sopra lo stato presente dei costumi degl’Italiani (1906) e moltissimi componimenti poetici (dal 1819 alla morte, suddivisi fra Idilli, “Grandi idilli” e Canti) fra i quali ricordiamo L’infinito, Alla luna, La sera del dì di festa, Le ricordanze, Il passero solitario, La quiete dopo la tempesta, Il sabato del villaggio, Canto notturno di un pastore errante dell’Asia, La ginestra. Feltrinelli ha pubblicato nei “Classici” Operette morali (1992), Pensieri (1994), Discorso sopra lo stato presente dei costumi degl’Italiani (2007), Canti (2008), Zibaldone di pensieri (2019; nuova edizione tematica condotta sugli Indici leopardiani, a cura di Fabiana Cacciapuoti, con un preludio di Antonio Prete) nonché il Canzoniere (1992) di Petrarca con note di Leopardi e la sua traduzione del Manuale di Epitteto (2017).