«La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.»
Il 27 gennaio – giorno in cui nel 1945 furono abbattuti i cancelli di Auschwitz dalle truppe dell’Armata Rossa – è la data dedicata alla commemorazione delle vittime dell'Olocausto.
La ricorrenza prende simbolicamente il nome di Giorno della memoria proprio per sottolineare l’importanza di mantenere viva la coscienza collettiva su una così buia pagina della storia europea, ricordandoci dove possano portare l’odio e l’indifferenza.
Le testimonianze dirette dei sopravvissuti sono purtroppo sempre più rare, e per questo è ancora più cruciale il ruolo della parola scritta nel preservare il ricordo di quanto è accaduto per evitare che accada di nuovo e provare a costruire insieme una società inclusiva e votata alla pace.
Libri come La banalità del male di Hannah Arendt hanno saputo sollevare domande scomode sul ruolo che ognuno di noi è portato ad avere di fronte alla Storia: inviata a Gerusalemme dalla redazione del “New Yorker”, la filosofa ha avuto modo di assistere al processo per crimini contro l’umanità intentato a Otto Adolf Eichmann, tenente colonnello delle SS.
Ma sono decine le storie che ogni anno, in occasione di questa giornata, vengono riportate alla luce e raccontate per la prima volta. Nel 2022 Titti Marrone ci ha commosso con il romanzo Se solo il mio cuore fosse pietra, che vede protagonisti venticinque bambini sfuggiti ai campi di concentramento.
Nei primissimi giorni del 2025 è arrivato in libreria Il mantello di Rut, di Paolo Rodari, un romanzo ispirato a fatti realmente avvenuti durante la Shoah romana, quando venti bambine ebree riuscirono a salvarsi dalla deportazione grazie all’aiuto di un prete e di alcune suore che le nascosero in una stanza segreta – ancora oggi visitabile – ricavata sotto la cupola della chiesa della Madonna dei Monti.
Senza dimenticare il successo di romanzi come Le assaggiatrici, di Rosella Postorino per cui è prevista una trasposizione cinematografica nella primavera 2025 e che si può ormai considerare un vero e proprio classico della letteratura contemporanea.