Giovanni Montanaro consiglia i libri da leggere a Natale
Giovanni Montanaro, scrittore e avvocato, ha scritto molti romanzi di successo. L’ultimo è dedicato ai librai di Venezia che hanno subito i danni dell’acqua alta nel 2019 e si intitola Il libraio di Venezia.
Si avvicina il Natale di un anno difficile in cui, per quanto possibile, i regali significano ancora più del solito. Regalare libri è bello, anche se è da incoscienti. Un libro non è una Smartbox, una bottiglia di vino. Regalare un libro vuol dire osar chiamare l’anima dell’altro, dire “in questo puoi riconoscerti, esserci”. Ecco i miei dieci consigli dentro al rutilante catalogo Feltrinelli.
L’universale: Rovescio appena l’assunto per un consiglio pratico. Siete pavidi, magari di fretta, e cercate un libro che non può non piacere? Seta di Alessandro Baricco, non solo perché è un gran libro, ma perché non ho mai sentito qualcuno che non l’abbia finito, dall’imprenditore bergamasco alla archeologa di Barletta; il trucco? La leggerezza, di cui c’è gran bisogno.
Il libro per chi non legge libri: Domanda difficile, ma secondo me è Nascita di un ponte di Maylis de Kerangal, splendido affresco di un’epopea tecnica e umana nella città impossibile di Coca. Un libro per ingegneri, contrabbandieri, amanti dei film, cuochi, ragazze coraggiose… insomma, per chiunque.
Per i viaggiatori all’estero: Al di là di salute ed economia, e dell’abominio degli affetti liofilizzati, la tragedia di quest’anno è non aver preso un aereo, non aver visto niente di nuovo, sentirsi fermi. Prossima tappa? Tel Aviv di Elena Loewenthal. Se non bastasse una delle città più affascinanti del mondo, una splendida scrittura.
Per i viaggiatori in Italia: Zone gialle, zone rosse, prima o poi finiranno, e torneremo a fare quelle belle passeggiate che ci mancano tanto. Dove? La mia Venezia, ovviamente. Nessuno l’ha intravista come ha fatto Venezia è un pesce di Tiziano Scarpa, la storica guida attraverso sensi, profumi, odori, amori della città più amata al mondo.
Per l’avventura: A chi non piacciono i grandi romanzi? Io adoro Canada di Richard Ford, come quasi tutti i libri di questo autore americano. “Prima di tutto parlerò della rapina commessa dai nostri genitori. Poi degli omicidi, che avvennero più tardi”. Direi che l’incipit è più che sufficiente per prenderlo e non lasciarlo finché non è finito.
Per lo spirito: A maggior ragione in un anno così travagliato, il tempo delle feste è anche il tempo per cercarsi. Il mio libro dell’anima è De Profundis di Oscar Wilde, uno stupefacente e inaspettato tragitto nella profondità dell’amore, dell’identità (anche sessuale), della fede in Dio, del senso del cristianesimo.
Per le donne (e gli uomini). L’origine: Tra progressi e terribili tragedie, la libertà (e la felicità) delle donne è sempre il metro con cui si misura la civiltà di una società. Libri ce ne sono tantissimi, ma perché non cominciare dal “libro dei libri”, il “classico dei classici”, in qualche modo il “cantico dei cantici”. Una stanza tutta per sé di Virginia Woolf resterà sempre il libro da cui partire.
Per le donne (e gli uomini). La novità: E una volta che siamo partiti dall’inizio, da Virginia Woolf, perché non regalare anche il nuovissimo, appena uscito, Donne dell'anima mia di Isabel Allende, un caravanserraglio di donne potenti e semplici, tra infanzia, politica, dittatura, crescita, sempre con grande ironia? Peraltro, è la terza volta che torna la parola “anima” in quel che sto scrivendo, è proprio Natale!
Per divertirsi: Non tutti sanno che Paolo Sorrentino scrisse qualche anno fa un libro, Hanno tutti ragione uno spassoso elenco di ritratti in cui si intravede il Jep Gambardella de “La grande bellezza”. Perfetto per gli amanti di Sorrentino, ma anche solo per chi vuole leggere un menu gourmet di volti italiani inventati ma verissimi.
Una bella storia d’amore, di cui c’è sempre bisogno. Non può mai mancare e allora ecco Le ho mai raccontato del vento del Nord di Daniel Glattauer, grande classico del genere, letto, straletto ma sempre da leggere (e che bella copertina). Non si può sbagliare.
Buon Natale!