Donne si diventa? Cosa leggere per l’8 marzo
“Quando ci si sente il ‘secondo sesso’ ci vuole molta forza e sicurezza di sé per sostenere la critica di tutti, e allora ci si adegua alle aspettative altrui: si fa, si dice, ci si comporta come gli altri vogliono” – Elena Gianni Belotti
Si avvicina l’8 marzo, ovvero quel giorno che ogni anno viene impropriamente celebrato come Festa della Donna e che invece può essere un’occasione per riflettere sulla condizione femminile e sugli ostacoli che ancora si frappongono alla tanto sospirata parità.
Da Virginia Woolf a Simone De Beauvoir, passando per teoriche di femminismo intersezionale del calibro di Judith Butler, ci si è a lungo interrogati sul ruolo della donna nella società, ma la questione è lungi dall’essere risolta. Prova ne siano i tanti ambiti in cui essere donna è ancora uno svantaggio: in ambito economico, le lavoratrici statisticamente percepiscono uno stipendio più basso e sono spesso iper-qualificate per la posizione che ricoprono; in medicina, le patologie femminili sono meno studiate (ne parla Antonella Viola nel suo libro), mentre in famiglia le madri sono costrette a fare dei salti mortali che fanno invidia al Cirque du Soleil per gestire figli, compiti a casa, partite di calcetto e faccende domestiche (anche se c’è poco da ridere, ci ironizzano su le MammeDiMerda). Per non parlare poi del mondo della musica, dell’arte e della cultura, in cui le donne sono state per secoli ridotte al silenzio, o nei casi migliori relegate al ruolo di musa ispiratrice (prova a rimediare Concita De Gregorio)
La strada è ancora lunga.
Ma ogni tragitto, si sa, sembra più breve se si è in compagnia del libro giusto.