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Aurora Tamigio vince la settantaduesima edizione del Premio Bancarella con una intensa e appassionante saga familiare ambientata in Sicilia, una storia che percorre tutto il Novecento.
Protagoniste assolute sono le donne della famiglia Maraviglia: Rosa, sua figlia Selma e le nipoti Patrizia, Lavinia e Marinella.
Il legame tra madri e figlie si snoda lungo i secoli, dalla Sicilia al continente, in un percorso di conquista della propria identità femminile e nell’estremo tentativo di tenere legato a sé un cognome che dovrebbe perdersi, ma invece resiste attraverso riti ancestrali e ricordi familiari.
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di Aurora Tamigio
All’origine c’è Rosa. Nata nella Sicilia di inizio Novecento, cresciuta in un paesino arroccato sulle montagne, rivela sin da bambina di essere fatta della materia del suo nome, ossia di …
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Feltrinelli torna a vincere il Premio Bancarella dopo 63 anni
Era l’anno 1958 quando Boris Pasternàk vinse la sesta edizione del premio con Il Dottor Živago. Per questo romanzo, divenuto un caso letterario, fu il primo riconoscimento mondiale, cui fece seguito il Nobel per la letteratura nel 1959. Poi nel 1961 un altro successo Feltrinelli ottenne il Premio Bancarella: L’ultimo dei giusti di André Schwarz-Bart, già vincitore in patria del Premio Goncourt ’59. Per ripercorrere le tappe della storia leggi il nostro speciale:
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Con Aurora Tamigio, Feltrinelli torna a vincere il Premio Bancarella dopo 63 anni. Nel 1958 vinse Boris Pasternak, nel 1961 il francese André Schwarz-Bart.
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