Kintsukuroi è l’arte di curare le ferite non solo fisiche, ma anche emotive. Nella locanda “Da Chibi”, nella penisola di Bōsō, viene ancora servito il kagezen: il vassoio d’ombra, il pasto tradizionale giapponese che si cucina per chi non c’è più. Le voci narrano che, dopo che il piatto viene messo in tavola, sia possibile mettersi in contatto con la persona di cui più si sente la mancanza.
Un romanzo curativo, che dà il coraggio di guardare avanti. Per lettori di tutte le età.