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Ogni anno il 27 gennaio – giorno in cui nel 1945 furono abbattuti i cancelli di Auschwitz dalle truppe dell’Armata Rossa – è la data dedicata alla commemorazione delle vittime dell'Olocausto. La ricorrenza prende simbolicamente il nome di Giorno della memoria proprio per sottolineare l’importanza di mantenere viva la coscienza collettiva su una così buia pagina della storia europea, ricordandoci dove possano portare l’odio e l’indifferenza. Le testimonianze dirette dei sopravvissuti sono purtroppo sempre più rare, e per questo è ancora più cruciale il ruolo della parola scritta nel preservare il ricordo di quanto è accaduto, per evitare che accada di nuovo e provare a costruire insieme una società inclusiva e votata alla pace.
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di Fred Uhlman
Germania, 1933. Due sedicenni frequentano la stessa scuola esclusiva. Uno è figlio di un medico ebreo, l’altro è di ricca famiglia aristocratica. Tra loro nasce un’amicizia del cuore, un’intesa perfetta …
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Per assumere un punto di vista differente
Rosella Postorino si ispira alla storia vera di Margot Wölk, assaggiatrice personale di Hitler, mentre Titti Marrone scava nella Storia, apre gli archivi e incrocia documenti, foto, diari e lettere per trasporre in un romanzo la coraggiosa e commovente vicenda che vede protagonisti venticinque bambini sfuggiti ai campi di concentramento.
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Hannah Arendt, La banalità del male
Inviata a Gerusalemme dalla redazione del “New Yorker”, Hannah Arendt assiste al processo per crimini contro l’umanità intentato a Otto Adolf Eichmann. Ne nasce un libro scomodo, capace di porre domande che non avremmo mai voluto porci.
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di Hannah Arendt
“Le azioni erano mostruose, ma chi le fece era pressoché normale, né demoniaco né mostruoso.”
Otto Adolf Eichmann, uno dei comandanti delle SS responsabili dell’organizzazione della cosiddetta “soluzione finale”, fu …
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Per affrontare con i bambini il tema della Giornata della Memoria
Due romanzi coraggiosi che raccontano ai più piccoli il tema della Shoah e della Resistenza. Tana libera tutti è la storia di Sami, deportato in un campo di sterminio all’età di soli otto anni, nella testa il ricordo delle ultime parole del padre, ovvero “Tu ce la devi fare”. In #AnneFrank, la lettura del Diario di Anna Frank spinge la piccola Caterina a intraprendere un viaggio in tutta Europa per scoprire di più del destino del popolo ebraico durante la Shoah, intrecciando la propria storia con quelle di alcune sopravvissute ai campi di concentramento e sterminio.
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