Appena arrivato nelle case degli italiani, il digitale terrestre rischia già l'obsolescenza. L'ultima frontiera è il digitale celeste, che proietta le immagini direttamente sugli anelli del pianeta. Agli abbonati verrà fornito un telescopio come gadget.
A un mese dalla strage di Crevalcore, un’altra cerimonia a vuoto perché l’interregionale non arriva. Sindaco e ferrovieri a braccia conserte in una stazioncina della Bassa, come in un Guareschi amaro, che guardano il binario vuoto e scuotono la testa.
"È suonato il telefono, ho visto che era lei. Ho risposto: ma dall'altra parte sentivo solo sumori di sottofondo, traffico, poi una raffica d'arma da fuoco. Chiamavo: Giuliana, Giuliana’, ma nessuno rispondeva ". La testimonianza di Barbara Schiavulli.
Ignacio Gil, vicedirettore di El Mundo: "Informare comporta un rischio. La nostra solidarietà con Giuliana". Il quotidiano spagnolo ha perso due inviati in zone di guerra. Come bilanciare la necessità di avere inviati sul posto con la sicurezza.
L’unica cosa che nemmeno Condoleezza Rice poteva prevedere è la fragilità dei vecchi: la sua visita in Italia è stata così in parte ridimensionata dall’influenza. Per questo motivo non vedrà né Giovanni Paolo Secondo, né Silvio Berlusconi.
Primo discorso sullo stato dell'Unione di George Bush II. Prima nel mirino è stavolta la Social Security, condita in salsa "società dei proprietari". Poi l'Iraq post elettorale, il Medioriente e gli altri in salsa "lotta alla tirannia nel mondo".
Quel simbolo per noi italiani non era e non è evocativo del terrore staliniano, come è nei Paesi che furono schiacciati dal tallone sovietico, era il simbolo di lotte che avevano segnato le nostre campagne e le nostre città.
La polveriera del mondo si apre a speranze, con il voto a Bagdad e l’incontro di ieri, dopo cinque anni, tra il falco clonato in colomba Sharon e un Mahmoud Abbas che fa rimpiangere il tempo e sangue perduto per l’impotenza di Yasser Arafat.
‟È falso che l'organizzazione di al Qaeda per la jihad in Mesopotamia abbia rivendicato il sequestro” di Giuliana Sgrena: il gruppo di al Zarqawi si fa vivo sul web, smentisce e sconfessa chi usa il suo nome.
Quando si distingue, si legittima. In Italia c’è una parte dell’opinione pubblica, del mondo politico e della magistratura che in questi ultimi anni si è andata convincendo che anche tra i terroristi ve ne siano alcuni più terroristi degli altri.
L’ok di Londra a Ian Wilmut, lo scienziato che produsse un clone di pecora. Si potrà fare ricerca su una malattia del cervello che colpisce i motoneuroni.
Due comunicati in rapida successione. Prima le Brigate dell'organizzazione della Jihad minacciano di uccidere Giuliana Sgrena se le truppe italiane non saranno ritirate. Poi sembrano aprire a una trattativa: "La prigioniera sarà giudicata presto".
Per quasi 40 giorni sono sopravvissuti mangiando cinghiali selvatici e noci di cocco persi nella giungla di Great Nicobar, la principale isola dell'arcipelago delle Nicobare, nella parte orientale del golfo del Bengala.
Il messaggio su Internet: "Abbiamo svolto un’indagine sulla Sgrena". E Zarkawi: "Non siamo stati noi". L’annuncio del gruppo che ha rivendicato il sequestro. I dubbi dell’intelligence occidentale.