Paolo Di Stefano: Giro d’Italia. Gli extracomunitari entrano in gruppo

Paolo Di Stefano: Giro d’Italia. Gli extracomunitari entrano in gruppo

Giro d’Italia, d’accordo, ma è un Giro international. I corridori italiani, in partenza, erano solo 48 su 198 ciclisti. E dall’89 non c’erano tante vittorie straniere: l’australiano McEwen tre volte, i tedeschi Schumacher e Ullrich, il belga Verbrugghe, i
Paolo Di Stefano: Giro d’Italia. La dolce famiglia di Ivan il Terribile: “Com’è bravo il nostro eroe”

Paolo Di Stefano: Giro d’Italia. La dolce famiglia di Ivan il Terribile: “Com’è bravo il nostro eroe”

Fantasia al potere. E visto che il potere, qui al Giro, è sempre più nelle salde mani di quello che già da piccolo chiamavano Ivan il Terribile, la fantasia sulle strade verso Brescia è materia per ‟bassisti”…
Paolo Di Stefano: Giro d’Italia. Motta, ciclista-testimonial dell’Italia del boom

Paolo Di Stefano: Giro d’Italia. Motta, ciclista-testimonial dell’Italia del boom

‟Si vedeva subito che andavo forte”. Era il ‘66 e Gianni Motta era il nuovo che avanzava nell’Italia del boom. E lui quarant’anni fa sui pedali avanzava di brutto. Vinse il Giro con il ginocchio sinistro distrutto l’anno prima per un incidente…
Paolo Di Stefano: Giro d’Italia. In discesa su due ruote come lame

Paolo Di Stefano: Giro d’Italia. In discesa su due ruote come lame

Su e poi giù. Con lo stomaco che, al contrario, prima scende pesante e poi sale pericolosamente. Su per dieci chilometri con una pendenza media del 9.8 per cento e una punta massima del 15. Poi di colpo giù dal 9 per cento fino al 13…
Giorgio Bocca: Calcio. Se il galantuomo diventa un nemico

Giorgio Bocca: Calcio. Se il galantuomo diventa un nemico

Dice bene Moretti: non è cambiato nulla, il paese è sempre sotto l’ala nera di una ondata reazionaria, nemica della democrazia e della giustizia, pronta all’attacco delle istituzioni, pronta soprattutto a considerare i galantuomini come nemici.
Paolo Di Stefano: Giro d’Italia. Quando il ciclista pedala con le parole

Paolo Di Stefano: Giro d’Italia. Quando il ciclista pedala con le parole

Chi non pedala con i piedi, può sempre pedalare con le parole. Radio corsa pedala con le parole, raccontando in diretta gli sviluppi della gara. Attacchi e contrattacchi, scatti e controscatti, come quelli che...
Gian Antonio Stella: E tutti tacquero (per cinque minuti)

Gian Antonio Stella: E tutti tacquero (per cinque minuti)

È una settimana che i ministri ‟coesi” del governo ‟coeso” frutto della maggioranza ‟coesa”, per usare la parola più abusata di questa primavera, se ne vanno ognuno per conto proprio.
Michele Serra: L'amaca di mercoledì 24 maggio 2006

Michele Serra: L'amaca di mercoledì 24 maggio 2006

Delittuoso, con questi chiari di luna, sprecare i rari momenti magici. Per esempio, quando vieni a sapere che Francesco Saverio Borrelli (con un vero e proprio colpo di genio) è stato messo a capo della giustizia calcistica…
La strana vita dei pakistani in una cittadina inglese. Mappe per amanti smarriti di Nadeem Aslam

La strana vita dei pakistani in una cittadina inglese. Mappe per amanti smarriti di Nadeem Aslam

Secondo l'‟Economist”, Nadeem Aslam, il giovane autore pakistano emigrato con la famiglia in Inghilterra nel 1980, stia sfidando il destino e andando incontro a una fatwa simile a quella che colpì Salman Rushdie.
Smarriti e feroci. Una discussione con Naadem Aslam su Mappe per amanti smarriti

Smarriti e feroci. Una discussione con Naadem Aslam su Mappe per amanti smarriti

‟Scrivere è il mio modo di esistere. Mi viene naturale quanto respirare o dormire. Ho amato ogni secondo di quegli undici anni, e se mi fossi arreso...”. Delfina Vezzoli, traduttrice di Mappe per amanti smarriti discute del romanzo con il suo autor
Nadeem Aslam vincitore al “Kiriyama Prize 2005”

Nadeem Aslam vincitore al “Kiriyama Prize 2005”

Nadeem Aslam con Mappe per amanti smarriti ha vinto il ‟Kiriyama Prize 2005” di San Francisco per la sezione fiction.
Michele Serra: L’amaca di domenica 21 maggio

Michele Serra: L’amaca di domenica 21 maggio

Certo che sette senatori a vita su sette che appoggiano Prodi sono parecchi. Possibile che neanche uno, tra gli insigni vegliardi, preferisca Berlusconi? Si capisce che, a destra, la circostanza debba lasciare di stucco. Eppure…
Michele Serra: L'amaca di martedì 23 maggio 2006

Michele Serra: L'amaca di martedì 23 maggio 2006

Molto divertente la dichiarazione di un oscuro esponente del centrodestra, Silvio Berlusconi, contro il voto degli italiani all’estero (varato sotto il governo di cui lo stesso Berlusconi faceva parte, sia pure in posizione defilata)….
Michele Serra: L’amaca di Sabato 20 maggio 2006

Michele Serra: L’amaca di Sabato 20 maggio 2006

Gli urlacci e gli insulti di parecchi del centrodestra contro i senatori a vita, colpevoli di votare per il governo Prodi, ci riconducono a una delle questioni più appassionanti della recente storia politica italiana…
Gianfranco Bettin: Petrolchimico. Quegli operai non erano fantasmi

Gianfranco Bettin: Petrolchimico. Quegli operai non erano fantasmi

Dunque non erano fantasmi. Non lo erano gli operai di Porto Marghera morti per l’esposizione a cloruro di vinile monomero (cvm). E non lo erano i responsabili di questa grande tragedia sociale e ambientale...
Moccia “il laureato”

Moccia “il laureato”

Forse non sarà Dustin Hoffman e non c’è una signora Robinson a turbare i suoi sonni ma chissà se Federico Moccia è andato a ritirare la sua laurea in relazioni pubbliche e pubblicità con una spider ascoltando Simon e Garfunkel….
Michele Serra: Come sopravvivere a Pannella & C.

Michele Serra: Come sopravvivere a Pannella & C.

La maggior parte degli elettori unionisti è meno pessimista del previsto: quasi il 70 per cento, infatti, risponde che "tanto, per fortuna, la legislatura durerà pochissimo".
Michele Serra: L'amaca di venerdì 19 maggio 2006

Michele Serra: L'amaca di venerdì 19 maggio 2006

Nel suo discorso di insediamento, in un passaggio davvero folgorante per sincerità e chiarezza, Romano Prodi ha finalmente spiegato all’intera Nazione perché servono le cosiddette quote rosa. "Non c’è niente da fare – ha detto…
Umberto Galimberti: L’uomo, un animale troppo libero e molto precario

Umberto Galimberti: L’uomo, un animale troppo libero e molto precario

Comandamenti precetti, tabù rendono più sicuri. Funzionalità e efficienza sono i valori riconosciuti.
Gian Antonio Stella: Epopea tragicomica dei Poteri Forti

Gian Antonio Stella: Epopea tragicomica dei Poteri Forti

Sia lodata Vanna Marchi. Che si è meritata tutti i dieci anni di galera per aver fatto i miliardi col sale grosso e i sassi di fiume rifilati ai citrulli ma almeno non ha tirato in ballo i poteri forti. L’ultimo a farlo è stato Luciano Moggi.