Stefano Benni: Ultimo discorso da Fort Quiet

Stefano Benni: Ultimo discorso da Fort Quiet

AMERICANI. L´ora delle decisioni irrevocabili è giunta. Qualcuno, ultimamente, ha messo in dubbio la mia salute mentale. Lo smentirò con questo discorso lucido, scritto di mia mano. Dio mi ha ispirato e Rumsfeld mi ha spiegato da che parte tenere la biro.
Riccardo Staglianò: Pacifisti e strateghi on line il web si prepara alla guerra

Riccardo Staglianò: Pacifisti e strateghi on line il web si prepara alla guerra

Come pacifisti, bellicisti, stateghi veri e falsi attendono e preparano la guerra sul Web.
Tullio Kezich: Sordi, quella faccia del cinema che nascose se stesso

Tullio Kezich: Sordi, quella faccia del cinema che nascose se stesso

Era talmente vero che oggi, nella prospettiva d’un tratto divenuta storica per la dipartita di questo gigante dello spettacolo, nel coro dei media in cui si mescolano rimpianto e ammirazione… la centralità e la gloria di Sordi appaiono trionfanti.
Gianni Rossi Barilli: Alcuni milanesi provano a resistere. Ma il municipio no!

Gianni Rossi Barilli: Alcuni milanesi provano a resistere. Ma il municipio no!

Occupatissima ad autoavvelenarsi per tutta la settimana, l'inquinatissima Milano la domenica si lava la coscienza e tenta di ripulirsi i polmoni, sempre sperando che i capricci del clima le diano una mano.
Michele Serra: Alberto Sordi, il capolavoro

Michele Serra: Alberto Sordi, il capolavoro

E’ stato l'ultimo commediante di una tradizione millenaria. E come ogni grande artista lascia il segno nei mercati e nei salotti, negli androni e nelle pagine dei libri.
Enrico Deaglio: Alberto Sordi e l’irredimibile Italia

Enrico Deaglio: Alberto Sordi e l’irredimibile Italia

Il suo personaggio aveva sempre una iniziale passione forte; le circostanze si incaricavano di spegnerla. Tranne che in pochi casi, per esempio Riusciranno i nostri eroi..., in cui porta avanti il suo compito, Alberto Sordi è sempre rintuzzato.
Paolo Rumiz: Mestre, quei Tir bloccati dal traffico un fiume di "schei" a passo d´uomo

Paolo Rumiz: Mestre, quei Tir bloccati dal traffico un fiume di "schei" a passo d´uomo

Il traffico è una fila di processionarie immobili e sempre più gente sceglie il treno. Ma l´allargamento della strada invocato da tutti nei fatti è osteggiato da molti.
Francesco La Licata: La registrazione del pentito mette nei guai il magistrato

Francesco La Licata: La registrazione del pentito mette nei guai il magistrato

Il procuratore Vaccara avrebbe «ignorato» una deposizione del boss Ferrara e gli avrebbe chiesto di non citarlo in un interrogatorio a catania.
Paolo Rumiz: Friuli, il Polo in crisi di nervi la devolution è finita ad Arcore

Paolo Rumiz: Friuli, il Polo in crisi di nervi la devolution è finita ad Arcore

La scelta del candidato governatore spiazza i big locali. Forse stasera il verdetto alla "cena del lunedì".
Umberto Galimberti: Seguite il vostro cuore la bussola è nei sentimenti

Umberto Galimberti: Seguite il vostro cuore la bussola è nei sentimenti

Oggi la si chiama «resilienza», una volta la si chiamava «forza d´animo», Platone la nominava «tymoidés» e indicava la sua sede nel cuore.
Quando il tifo calcistico diventa razzismo

Quando il tifo calcistico diventa razzismo

Da L'altra sera di Enrico Palandri, l'estratto di alcune intense pagine di descrizione di scontri a sfondo razzistico durante il match Inghilterra-Italia, giocata a Parigi, durante i Mondiali del 1998.
Giuseppe Montesano: Cari signori della guerra, tornate a scuola

Giuseppe Montesano: Cari signori della guerra, tornate a scuola

Ma cosa faranno mai i Politici importanti quando non recitano la parte dei politici e dei signori della guerra?
Francesco Piccolo: Come un’antica cattedrale sventrata da una guerra, il palazzetto della pelota basca è un cubo pieno di ricordi

Francesco Piccolo: Come un’antica cattedrale sventrata da una guerra, il palazzetto della pelota basca è un cubo pieno di ricordi

Lui dice che si sente sempre, se ci fai caso. Solo che è difficile farci caso. Il traffico, lui dice. Copre tutti i rumori. Lo so, dico. Se ci fai caso, dice lui, ma nessuno ci fa caso. Anche perché i rumori li senti solo quando li riconosci.
Umberto Galimberti: Il folclore e la cultura

Umberto Galimberti: Il folclore e la cultura

Cosa pensa Ettore Adalberto Albertoni, ultimo consigliere della tivù pubblica rimasto in carica con il presidente Baldassarre, con la sua proposta di trasferire la rete 2 a Milano?
Maurizio Maggiani: Lo Stato si difenda da chi osa chiedere giustizia

Maurizio Maggiani: Lo Stato si difenda da chi osa chiedere giustizia

Gentile Avvocato dello Stato dottor Giammario Rocchitta, leggo che lei sta valutando la possibilità di impugnare la decisione della Corte d’Appello di Genova di risarcire il signor Daniele Barillà, incarcerato ingiustamente per sette anni.
Ahmed Rashid: Gli altri fronti

Ahmed Rashid: Gli altri fronti

Per non scordarci dell’altro fronte, facciamo attenzione a quanto segue: da oltre due settimane i caccia B-1 e gli elicotteri americani combattono contro il gruppo più consistente di ribelli afgani riaffiorato finora nell’Afghanistan meridionale.
Giorgio Bocca: Le guerre di ieri la guerra di oggi

Giorgio Bocca: Le guerre di ieri la guerra di oggi

Ero uno dei giovani che nei primi mesi del 1940 riempivano le piazze per gridare i motivi irragionevoli per cui saremmo dovuti entrare in guerra e morirci...
Giulio Marcon: Solidarietà: facciamola pacifista

Giulio Marcon: Solidarietà: facciamola pacifista

Nessun soldo deve andare a questo governo e ad azioni ipocritamente definite umanitarie di fronte alla responsabilità di un sostegno o partecipazione alla guerra che si prepara.
Michele Serra: Un cinematografo tascabile

Michele Serra: Un cinematografo tascabile

Il fumetto è un cinematografo tascabile. Ha avuto sviluppi d'essai, nei Sessanta e Settanta non c'era ragazzo sveglio e curioso, in Italia, che non leggesse Schulz e Al Capp, Copi e Feiffer, la Bretecher e Reiser, Corto Maltese e Manara.
Giulietto Chiesa: Le divisioni del Papa

Giulietto Chiesa: Le divisioni del Papa

C'è una ragione del perché il movimento italiano contro la guerra è divenuto, all'improvviso, inequivocabilmente - tanto che nessuno, proprio nessuno, ha contestato questa valutazione - maggioranza netta, schiacciante, dell'opinione pubblica italiana.