Per non sbagliare il suo appuntamento con la Storia, l'amministrazione Bush ha minuziosamente preparato la giornata del 30 giugno in l'Iraq. Ecco il programma della giornata.
Lo scandalo nel carcere di Abu Ghraib e lo scacco militare a Falluja e Najaf hanno privato il presidente americano George W. Bush di una solida strategia in Iraq.
Montezemolo rilancia la concertazione, la ricerca e il matrimonio banche-imprese. Grandi applausi mediatici. Positivi quasi tutti i commenti. Il ministro Maroni si è molto irritato. La promozione del vicepremier.
Le entrate straordinarie servono a costruire una metropolitana migliore, o per la manutenzione delle strade e l'illuminazione pubblica? In questo secondo caso ci dovremmo chiedere: senza vendere i gioielli di famiglia, Milano resterebbe al buio?
Se Moore vivesse in Europa accuserebbe Chirac. Con questa Palma il Festival di Cannes riconosce il potere soffice dell'egemonia culturale degli Usa. La costante polemica del regista è un inno a una patria più giusta, libera e ironica.
Proposta di riforma di iniziativa popolare del settore forestale. Le foreste liberiane hanno subìto negli ultimi dieci anni un assalto senza paragoni a cui hanno concorso aziende forestali senza scrupoli, armate ribelli, trafficanti e gverni corrotti.
C'è chi parla di un nuovo conflitto di interessi. Quello tra le riforme in discussione e gli interessi in campo, ovvero quelli delle banche e delle compagnie di assicurazione. La Banca Mediolanum è uno dei sogetti in campo.
Viaggio a Pensacola (Florida), uno dei mille luoghi degli Stati Uniti dove i "tranquilli fanatici" dell'integralismo cristiano sono maggioranza. E sostengono George W. Bush.
Armi di distruzione di massa: il ‟New York Times” fa autocritica. La direzione ha ammesso che alcuni articoli erano fuorvianti . I media Usa, accusati di costituire una conformista "macchina del consenso", si confermano libere imprese industriali e umane.
Le leggenda del condottiero rivivrà nel vecchio campo che sarà quasi lo scenario di un film Duecento anni dopo la battaglia che segnò la fine dell' Imperatore, il Belgio recupera l' area e ne fa un business turistico. Nel nome del grande Corso.
Due anni fa le banche qualificavano i crediti verso Fiat come rischio Gm: erano convinte che la Fiat Auto sarebbe andata a General Motors. Svanita l'illusione, ci si deve chiedere che cosa sia oggi il rischio Fiat.
Le idee della sinistra radicale commuovono in tv, ma spesso nascondono egoismo, negano diritti a chi non ce li ha, vezzeggiano dittatori decrepiti, perpetuano ingiustizie economiche e sociali con dazi e protezionismo.
I primi soccorsi arrivano nelle zone alluvionate di Haiti - ieri si è mosso anche il contingente Usa - e scoprono una tragedia immane, almeno 1600 i morti, oltre duemila in tutta Hispaniola. Un circolo vizioso di povertà e deforestazione.
Il «grande centro». Hanno giurato ieri il premier incaricato Singh e i suoi ministri. Il Congresso torna a guidare l'India, con un programma di crescita e di welfare.
Scena: un ristorante di cucina araba sul monte Sion. Al piano superiore, una sala grande addobbata. Gesù sta in mezzo ai trentasei apostoli, che poi la questura ridurrà a dodici, e tali resteranno nella storia.
Popolarità in calo nei sondaggi dopo l'intervento di Bush in tv, i repubblicani temono effetti politici. Stampa ed esperti bocciano il discorso: scarsa umiltà e mancanza di realismo.
L'avanzata dei deserti è il risultato di decenni di uso sconsiderato dei terreni, troppo pascolo, troppi boschi tagliati per farne campi. Erosione e desertificazione sono ormai allarmanti. Il Gobi ormai preme a 200 chilometri da Pechino.