Quando a regolare il tutto è la passione nessuno è responsabile fino in fondo di quello che è portato a dire. Dovendo esprimere l’inesprimibile l'innamorato cerca di mettere in ordine ciò che sfugge alla logica.
Creste bianche, regolari come un quadro orientale. Disordine del mondo che comincia a sud di Ragusa, ancora butterata dai buchi dei mortai del '91. Un mondo verso cui pochissimi accettano di far vela.
In alto, muraglioni medievali, grandiosi, fatti da un italiano. Al largo, il mare del Montenegro. Sotto, i pescatori, ignorati dal mondo. Parlano raguseo, un misto di croato, veneto e qualcos'altro che pare ellenico.
Sono affezionato ai festival dell'Unità. Fa parte delle effemeridi annuali, come la mietitura del grano, come il santo patrono. Ma non trovo più quello che vado cercando. O forse c'è ancora, ma si fa troppa fatica a trovarlo, seppellito nei mutamenti.
Senza trucco e senza inganno, la lettura di un poema semisconosciuto del Cinquecento, sia pure tradotto in prosa contemporanea, si avvia a essere l'Evento del Festivaletteratura.
Da Curzola, che i turchi devastarono alla vigilia di Lepanto, a Sabbioncello e allo straordinario, antico cimitero di Nostra Signora del Carmelo Siamo su una linea sismica di battaglie tra oriente e occidente.
Le due Simone si erano incontrate con gli ulema. Nelle loro borsette sono rimaste lettere di notabili sunniti e sciiti. Voci incontrollate su spie e tradimenti.
La morte del reporter arabo è l´ennesima testimonianza del falso continuo al quale siamo sottoposti da un´amministrazione americana condannata a mentire di fronte all´enormità della menzogna iniziale, se non vuole perdere il potere.
La scienza giuridica non sarebbe nata a Roma. Sul che si può essere d'accordo: con metodi diversi da quelli poi usati dai romani, in Mesopotamia operavano già dei giuristi.
Si è sposata dopo il delitto D'Antona e ha tenuto nascosto la militanza al marito. Il legale: l'organizzazione l'aveva messa in congedo, non si fidava perché era incinta.
Non è facile per noi europei incontrare oggi Gerusalemme, anche per la paura suscitata dagli atti di terrorismo e dal conflitto in corso. È un simbolo della paura che si ha a guardare in faccia le cose come realmente stanno.