I gruppi radicali pakistani guidano le operazioni di aiuto nelle zone devastate dal terremoto. E, supplendo alla latitanza dello stato, guadagnano consensi.
Parmalat. L’ipotesi di una discesa in campo delle banche, già creditrici e ora azioniste, sarebbe stata possibile nel caso Bondi, riportata in Borsa la società, avesse lasciato gli uffici di Collecchio. Ma il manager non si è ritirato. Ed è un bene.
Il rapporto degli ispettori rivede le prospettive di crescita e promuove la finanziaria. Ma il sistema dei conti non è trasparente. Ci vuole una vera Authority. Il ministro Tremonti incassa. L'opposizione: la finanza pubblica è fuori controllo.
‟Ytzhak Rabin era un uomo riservatissimo. Faceva davvero fatica a irradiare calore umano”. Il ricordo di Amos Oz nell’anniversario della morte del primo ministro israeliano, assassinato nel novembre 1995 da un estremista ebreo.
‟Hanno bloccato la possibilità di fare i sondaggi, proprio quelli che servivano a capire se c’erano o no i rischi per la salute per via dell’amianto. Perché? Gli è sfuggita di mano la situazione?”. Sergio Chiamparino sui blocchi in Val di Susa.
Nel giorno della rabbia e dell’orgoglio di Teheran l’Italia diventa un nuovo nemico. ‟Non siete al livello degli Stati Uniti” quanto a ostilità contro la Repubblica Islamica, concede uno dei leader degli studenti radicali, Mohammad Reza Mardani.
Il problema non è stabilire se la legalità è un valore di destra o di sinistra, e nemmeno quello di schierarsi pro o contro Cofferati, ma vedere che tipo di problemi sollevano le ordinanze del sindaco di Bologna alle nostre coscienze beate...
Per la popolazione terremotata del Pakistan, il peggio comincia ora: ‟Le strade bloccate, la neve, la mancanza di tende e la mancanza di fondi stanno creando una trappola mortale per chi è sopravvissuto al sisma”.
Antonio Prete a parteciperà a "Letras del mundo", il festival internazionale di letteratura che si svolge in Messico - tra Ciudad Victoria e Tampico - dal 7 all’11 novembre.
I governi di Islamabad e di New Delhi sembrano giunti a un accordo per aprire alcuni varchi lungo la ‟Linea di controllo”, la frontiera di fatto nel Kashmir, e permettere il passaggio di persone, famiglie divise, e aiuti.
La quota dolorosa dei duemila morti in Iraq. La goffa ritirata della signora Harriet Miers, incautamente candidata alla Corte Suprema. L’incriminazione di Libby, braccio destro del vicepresidente Cheney. Tutti i motivi della crisi di Bush.
L’analisi dell’escalation antiisraeliana del leader iraniano Ahmadinejad, secondo il quale l’‟Olocausto è una leggenda”, nell’intervista audio a Bijan Zarmandili e negli articoli degli autori Feltrinelli.
Medici pessimisti: respira solo grazie al polmone artificiale. Nel 2002 lo salvò il trapianto del fegato. Ma non ha mai rinunciato agli eccessi. È l'icona del giocatore genio e sregolatezza: un talento immenso, alcol, donne e follie.
In quattro anni il totale dei doni di Berlusconi al premier inglese è arrivato a trenta. Ci sono anche braccialetti, collane e orecchini per la first lady Cherie.
Il ripensamento ‟pacifista” di Silvio Berlusconi, che sostiene di essersi sempre opposto all’intervento in Iraq, pare non sia stato gradito dalla Casa Bianca.
Quando l'opposizione politica rinunciava, per tattica o "riformismo", a dire e vedere che "il re è nudo", la satira riportava all'attenzione l'evidenza nascosta, con grido infantile di denuncia (come nella favola).
La dice lunga su chi sia il vero bersaglio del Cia-gate la violenza con cui il vicepresidente degli Stati uniti, Dick Cheney, ha difeso il suo (ormai ex) capo di gabinetto, I. Lewis Libby jr., appena incriminato da un Gran Giurì federale.
L’amministrazione Bush vuole usare l’inchiesta Onu sull’omicidio dell’ex premier libanese Hariri per costringere Damasco a cambiare politica. Cautela sul possibile rovesciamento del regime di Bashar Assad.
Programma nucleare, sostegno al terrorismo, trame in Iraq. Sono i tre dossier di accusa contro l’Iran, gigante pragmatico in mano a una leadership radicale che sembra fatta a posta per sfidare Washington e mettere in imbarazzo gli europei.