Curioso dejeuner chez George, politico e umano, questo fra due persone che si detestano, fra un presidente e la donna che prenderebbe il suo posto, nel caso a lui accadesse qualcosa di spiacevole e il cuore plurinfartato del vice Cheney perdesse colpi.
Attraverso quali processi i nostri ragazzi costruiscono la loro identità? Attraverso processi molto arcaici e primitivi se tra i video più cliccati su Google c’è quello girato in una scuola da un gruppo di ragazzi che menano e umiliano un compagno Down.
Se Saddam Hussein morirà impiccato, per gli americani sarà una clamorosa sconfitta politica: Bush avrebbe preferito la sedia elettrica. Fonti vicine alla Casa Bianca riferiscono di un presidente amareggiato
Bush caccia Rumsfeld ma non sarà facile per lui liberarsi di Cheney, la ‟mente” della guerra in Iraq. Intanto gioca la carta bipartisan invitando i democratici, incerti e divisi sull’Iraq, a salire sulla nave della guerra che sta affondando.
Gli americani sono patriottici ma non a lungo: all'inizio i conflitti fruttano voti, ma se si prolungano l'elettorato punisce chi li sta conducendo. La relazione tra il voto e la guerra dal 1860 a oggi.
Si chiamano famiglie di fatto. Dovrebbe quindi essere scontato che sono ‟di fatto” perché non sono ‟di diritto”, nel senso legale dell'espressione. Invece no. Per i cattolici reazionari e il loro gregge di comari e compari politici non sono famiglie.
Ha trionfato il referendum contro George W. Bush. E ha vinto il referendum contro la guerra in Iraq. Perché questo erano diventate le elezioni di mezzo termine: un pronunciamento del popolo americano pro o contro la presidenza, pro o contro la guerra.
Questa, poi! Anche Pio Pompa, il Mata Hari italiano, la star del Sismi, ha dichiarato di essere comunista. Ma non se ne può proprio più! Siamo circondati! Di questo passo, a quando i carabinieri? O il Papa?
George W. Bush ha perso le elezioni. Il suo ministro della Difesa si è dimesso. Accade - ti dicono - nelle cosiddette elezioni di mezzo termine. Infatti è già accaduto. Ma non nelle proporzioni, non con le conseguenze con cui questa volta gli americani ha
Uno scrittore, un quartiere. Francesco Piccolo a Roma Sud Ovest. ‟Qui è come se la Magliana si truccasse un po´ per ricevere visite...” Per la serie ‟La città fuori le mura” de ‟la Repubblica”.
Poche e impronunciabili parole "scelgono" di cominciare con la ‟x”. Ma per l’Independent "esercita da sempre un’attrazione particolare" come un frutto esotico capace di insaporire l’abc della nostra vita quotidiana.
Abituati a considerarci i meno naturalisti e i meno zoofili tra i popoli d’Europa, la cronaca recente almeno in parte ci riabilita. E rovescia il luogo comune contro paesi più settentrionali e in fama di essere più ambientalisti
L'ambiente Italia non solo ci è dato in prestito dai nostri figli, ma già nel presente fa bene a tutto il pianeta. Per questo non è più tempo di azioni timide.
Il Pappagatto, il Topo Cagone e il Babonzo sono alcune delle creature che popolano Mondo Babonzo, un progetto di Benni, Altan e Perotti per AMREF Italia. All’Artandgallery di Milano fino al 7 dicembre e per tutto il 2007 nelle principali città italiane.
La Norimberghetta che consegna al cappio Saddam Hussein, al di là della repulsione etica che ogni condanna a morte suscita, ha questo di veramente brutto: è perfettamente coerente con quel mostruoso groviglio di violenza che è il Medio Oriente
Oggi ci troviamo ad affrontare una sfida cruciale, che la dimensione europea ci permette però di raccogliere agevolmente: quella delle nuove tecnologie dell’energia e dell’ambiente.
Qualcosa è cambiato. La frattura tra Gran Bretagna e resto d’Europa sull’Iraq, con Londra da sempre schierata sulle posizioni di Washington e dunque favorevole alla guerra, si ricompone, almeno in parte, a proposito della condanna a morte di Saddam.
I non moltissimi americani che si prenderanno la pena di andare ai seggi sanno che il loro voto sarà letto come l’ultimo hurrah, o come la bocciatura definitiva per un uomo che neppure partecipa al voto, per George W. Bush.