La struttura messa in piedi da Gaetano Saya a Firenze con funzioni di ‟intelligence”, in realtà serviva alla formazione di mercenari da usare nelle più sporche e misere faccende.
Ci sta che in una mattina d'estate uno o più imbecilli comincino a spargere la voce che l'acqua di Roma è stata avvelenata dai terroristi e una città in preda alla psicosi del "prossimo bersaglio" chiuda per due ore i rubinetti della ragione.
Fausto Bertinotti interviene sui Pacs: ‟Dobbiamo essere disponibili al compromesso e non spaccare per esempio l'Unione dividendoci tra chi vuole il matrimonio e chi è disposto a concedere (al massimo) i Patti civili di solidarietà”.
Per vincere la guerra contro il terrorismo, ‟falchi e colombe” devono rinunciare ai rispettivi pregiudizi, occorre ricordarsi che siamo tutti kuffar, cani infedeli, il termine con cui i siti Internet dei fondamentalisti ci insultano.
Deciso cambiamento di rotta da parte degli inquirenti nelle indagini sulle bombe di Sharm el Sheikh. I terroristi non sarebbero di nazionalità pakistana, ma farebbero parte del fondamentalismo islamico egiziano.
Una ricerca commissionata della Mars sostiene che il cioccolato può aiutare nella cura del diabete, degli infarti e delle malattie vascolari. Immediate le reazioni del mondo scientifico.
Chi sono i terroristi? Per il governo egiziano la cattura dei responsabili dell’attentato di Sharm El Sheikh sta diventando una sfida con il futuro. E prende sempre più quota la pista pachistana.
Storia di una ragazza di Rovigo che lavora a Roma, di un bagaglio ‟sospetto”, di un falso allarme bomba, di una stazione evacuata con urgenza e di varie negligenze burocratiche.
La lite Rai-Lega Calcio sull’acquisizione dei diritti televisivi mostra come sia pazzesco l’assetto del settore, che vede Adriano Galliani nella veste di venditore (come presidente di Lega) e potenziale compratore (come dirigente di Mediaset).
Il terrorismo ci mette di fronte a una radicale negazione della vita, che annienta attentatori e vittime. Guai se, in un impeto di reazione, ci lasciassimo coinvolgere in questa barbarie concedendo a tutti la licenza d’uccidere.
Il giorno dopo le bombe a Sharm el Sheikh, gli aeroporti italiani sono pieni di turisti pronti alla partenza per l’Egitto, confusi e indecisi sul da farsi. Poi arriva il fax della Farnesina che sconsiglia ufficialmente la partenza.
L’Opa di Unipol su Bnl fa discutere. Unipol non dovrebbe prendere Bnl, si dice, perché nessuna assicurazione ha mai comprato una banca. Questo è vero in Italia, ma non all’estero dove l’hanno già fatto Ing e Allianz.
Secondo Oriana Fallaci l’Occidente è in guerra contro l'Islam, con cui è impossibile trattare perché non esistono islamici ‟moderati”, cioè pacifici, per colpa del Corano. Le sue non sono argomentazioni, ma semplici invettive.
Se si appartiene a categorie ‟oggettivamente” pericolose in base all'età, all'aspetto (cioè al colore della pelle) e all'abbigliamento si è automaticamente sospettabili e, in un momento di paranoia collettiva, si può essere abbattuti senza colpa.
L'Italia, secondo le massime autorità dello Stato, è esposta a rischi gravissimi. E lo sarà finché non saranno cadute le ragioni che nel cuore e nella mente di decine di migliaia di islamici oggi giustificano il ricorso al terrorismo.
La ‟scena del crimine” è questa: un ragazzone di 28 anni, alto un metro e ottantacinque, pesante oltre cento chili, che giace al suolo gravemente ferito, in un cortile, accanto a un muro alto quattro metri. Perché si trova lì?
Le prime indiscrezioni sull’attentato di Sharm El Sheikh: si pensa che l’obiettivo fossero gli italiani e che il piano dei terroristi sia parzialmente fallito a causa di circostanze impreviste. Due degli attentatori sarebbero ancora in vita.
Nella lotta al terrorismo, la segretezza e il continuo depistaggio dell’opinione pubblica sono diventati il metodo. Come se l’opinione pubblica democratica fosse infantile e la democrazia dovesse negare se stessa per difendersi.
Tra luglio e agosto 1995 Netscape si quota al Nasdaq, nasce Amazon e la Cnn apre il suo sito. Sono i mesi in cui tutti scoprono le potenzialità del web, che diventa all´improvviso un fenomeno di massa. Ecco come l´era digitale ha trasformato il mondo.