Alla convention democratica, nessuno degli oratori sfiora la questione politica del momento: la guerra a Baghdad e l'impantanamento delle truppe americane.
Alberto Sordi era il volto per tutte le stagioni. Vittorio Gassman il grande mattatore. Tognazzi il borghese irregolare. E lui, Nino Manfredi, il perfezionista. Anzi, come si definiva lui, un "pignolo perfezionista".
Le leggi della Thatcher erano di destra ma non incostituzionali. Le sue riforme riflettevano una visione conservatrice ma non erano state fatte per gli interessi personali della Thatcher.
Il cineasta romano aveva 79 anni. Rivoluzionò i colori del cinema con Antonioni, Monicelli e Allen. A 14 anni aveva lavorato sul set di Ossessione, Fu anche regista per Monica Vitti in Teresa la ladra eMimì Bluette.
I parametri di Maastricht sono vincolanti per la sanità, ma per le spese militari no. Si riduce tutto - pensioni, sanità, scuole- ma le spese militari sono intoccabili. Anzi, continuano a crescere. E crescono per operazioni inutili e tronfie come la porta
La sinistra americana torna al passato per riprendersi il futuro. Ritrova il linguaggio, il tono e soprattutto l'uomo che per ultimo seppe mandare a casa un Bush: Bill Clinton.
La diga di Indira Sagar è una delle 30 grandi dighe (e migliaia di dighe minori) del "progetto di sviluppo della valle di Narmada", uno dei più controversi progetti di dighe del pianeta.
I repubblicani lo guarderanno come a un piccolo Giuda, i democratici come a un piccolo Saul di Tarso che ha finalmente visto la luce della verità politica e non fa mistero di considerare W Bush come un ipocrita.
Ci vuole forza e tanto coraggio per uscire dal caldo del sacco a pelo, in piena notte a 8.000 metri, per cercare di salvare le vite di altri alpinisti spersi sulla montagna.
In greco come in latino, in sanscrito come in gotico, il termine che indica il genitore maschile contiene delle occlusive, mentre quello che indica il genitore femminile contiene delle nasali. È il segno, questo, di un'origine comune?
"Micione" Clinton ora liquida l'affair Lewinski in due sole paginette della sua biografia. Ma l'arma finale contro un politico, in America, resta lo scandalo. E di qui a novembre...
A stronger America È la linea d'attacco scelta dai democratici, illustrata da Bill Clinton con la sua usuale ironia: Bush "lascia l'America peggio di come l'ha trovata", "ha messo in crisi l'impero americano, all'interno e all'estero".
"La cima è solo metà dell'opera. Manca la discesa", dice Kurt Diemberger, decano degli himalaysti. Al grido di vittoria, è subito seguita la preoccupazione per il sole che stava calando, il freddo crescente, l'incognita del ritorno al campo 4 al buio.
Se invece di Lupo Solitario lo avessimo soprannominato Bombolone o Cocorito, non ci farebbe lo stesso effetto. È una battuta, ma aiuta a dubitare dell'enfasi in virtù della quale la fuga di un emarginato violento rischia di diventare una pubblica epopea.