Voto usa e religione: fede o opere? La questione finisce al centro della profana, materialista, televisiva e aggressiva campagna elettorale per la Casa Bianca.
Cinquant'anni fa cominciava l'era della nuova musica popolare. Billy Haley scatena l'America bianca con i ritmi dei neri. Da allora la musica unisce i ragazzi dagli Usa all'Iraq.
Faiz Ullah Ghulam: "E' vero che rappresento una ditta italiana. Ma sono un musulmano pakistano e per giunta di carnagione scura. Pensavo che bastasse a proteggermi. E invece no. I terroristi colpiscono chiunque lavori per le ditte occidentali.
Ciao don Franco, dove sei? Te ne sei andato da questo quartiere ospite insalutato, temo, dai più. E anche da me. Da me un po’ distratto, si sa, ma anche lontano. Lontano dalla tua chiesa don Franco, lo sai, ma non da te
Ci sono arrivato da transfuga in questa città: principe degli orti e dei bozzi di Val di Magra decaduto a proletario inurbato. Ricordo il trasloco, o forse ricordo il sogno di quel trasloco, perché l’immagine è come di un film di quegli anni cinquanta...
Se questa non è una guerra, che cosa è mai una guerra? Diventa ogni giorno più difficile vendere al pubblico interno e internazionale la fiaba rassicurante della "missione di pace".
All´apparenza non si spiega: The Passion, il film vetero-cattolico di Mel Gibson sul martirio di Gesù Cristo è un trionfo nei Paesi islamici. A tutti i livelli.
Saltato il tavolo delle trattative tra paesi ricchi e paesi poveri. I "new global" esprimono soddisfazione. La nostra bibliografia su globalizzazione e movimenti sociali.
Dal 9 al 12 ottobre a Perugia la 5a Assemblea dell'Onu dei Popoli: un incontro della società civile mondiale impegnata a promuovere la globalizzazione dei diritti umani e a costruire un "altro" mondo. Presenti Shiva, George e Lobe.
I leghisti occupano la Camera dei deputati e inveiscono contro Roma ladrona. Tumulti, espulsioni, tafferugli, onorevoli indignati e onorevoli e magari ministri come Giulio Tremonti che sorridono agli eversori
È da un bel po’ che stiamo ascoltando la crema della nostra classe dirigente, i capi politici e quelli di eminenti associazioni, sindacati e corporazioni, il collegio al completo dei conduttori televisivi e degli opinion maker...
Le cose in Spagna adesso sono un po' cambiate. Qui ha vinto le elezioni un partito che era contro la guerra e ora promette di ritirare le truppe spagnole dall'Iraq. Così, i movimenti pacifisti e contro la guerra qui hanno trovato una nuova sponda.
Colgo l'occasione della esagitata reazione di Carlo Bernardini all'articolo di Giovanni Cesareo per il trentennale del primo numero della serie diretta da Giulio Maccacaro della rivista "Sapere", per dire la mia sulla portata di quella storica esperienza.
La primavera 2004 ha ucciso le rondini. Nessuna trattativa di pace fa progressi e la violenza, la rottura dei negoziati, la guerra delle identità, la forza come sostituto brutale del dialogo, sono regole quotidiane.
La guerra al terrorismo e le analisi erronee, l' ignoranza del nemico, le crociate farneticanti e i miles gloriosi; le penose rodomontate, in cui siamo immersi, con rassegnazione e pena quotidiane.