Antonio Tabucchi: I vivi e i morti nella Berlino che non cè più
«Allora sì, che c’era gusto: il tuo Obiettivo ti camminava davanti, ignaro, tranquillo...» «Ah, il Muro, che nostalgia del Muro. Era lì, solido, concreto, segnava un confine, marcava la vita, dava la sicurezza di un’appartenenza...»