In ogni angolo del mondo i paesi ricchi mandano a combattere i poveri diavoli. Eserciti di supermercenari al servizio di chi li paga. Così i governi perdono indipendenza.
Il Nobel più ambito, quello della Pace, è andato come previsto all’ex vicepresidente Al Gore, che l’ha condiviso con il Comitato Intergovernativo dell’Onu per i Cambiamenti Climatici (Ipcc).
‟Standogli a fianco si capisce che non si tratta di campagna elettorale, ma di coinvolgimento vero. Al Gore è così: sta provando seriamente a far capire al mondo che quello dell’ambiente è un tema decisivo per la sopravvivenza del pianeta”.
Ex vicepresidente con Clinton, poi sconfitto contro Bush ma con il trucco, accusato di essere un ambientalista ‟soft”, superstar al cinema e ora alfiere del pacifismo. Ecco chi è Al Gore, l'uomo che ora tutti vorrebbero alla Casa Bianca.
Tenterà Al Gore di riprendere quella Casa bianca che nelle elezioni del 2000 gli era sfuggita per un pelo? Oppure si accontenterà di aver ottenuto in un anno un Oscar per il documentario Una scomoda verità e un premio Nobel per la pace?
La decisione di Al Gore di uscire dalla politica attiva, annunciata ormai da tempo, appare sempre più la scelta di vita di un personaggio che ha sofferto per la contestata sconfitta elettorale del 2000 molto più di quanto sia emerso pubblicamente.
Il premio Nobel per la Pace è stato assegnato ad Al Gore per il suo impegno in difesa dell’ambiente. ‟È solo l’inizio, tornerò subito a lavorare per questa emergenza planetaria”, ha dichiarato l’ex vicepresidente degli Stati Uniti.
L'antagonista di Hillary Clinton per la nomination democratica si è buttato fin da subito al centro. Una strategia ‟veltroniana” che secondo la teoria politica dominante non pagherà.
Metà dei soldi del premio andranno alla Alliance for climate protection”, spiega il premio Nobel fresco di nomina. ‟Non è molto, ma servirà a finanziare una campagna pubblicitaria di sensibilizzazione di massa, negli Usa...
Il Partito Democratico è nato negli Stati Uniti nel Settecento, dalle sue file sono venuti quattordici presidenti diversissimi tra loro da Buchanan a Kennedy, da Jackson a Roosevelt a Clinton. La storia del partito più antico del mondo...
David La Chapelle è il protagonista della splendida e riassuntiva mostra che Palazzo Reale a Milano gli dedica: il trionfo della fotografia, del colore e dei sortilegi digitali, ci vendicano dal trash della vita...
Il lavoro sociale nel ghetto di South Side a Chicago ha segnato la carriera politica di Barack Obama. Resta però il paradosso: è più popolare tra i bianchi progressisti, istruiti e agiati che tra i neri.
Senza progetti la vita va sciupata, e si può soltanto far passare il tempo, si può solo invecchiare e aspettare che le cose finiscano. Così l’altra sera io e il mio ineffabile nipotino Richi abbiamo preso assieme una grossa decisione...
Mancavano pochi minuti alle 9. Il silenzio era perfetto, calma di vento e giornata radiosa. Una di quelle giornate in cui sei certo di andar per montagne con rischio zero. In ottobre niente frane, giurano i valligiani. E invece è arrivato il tuono.
Era in odore di Nobel fin da tempo del Taccuino d'oro il romanzo che rappresenta una sorta di summa dei suoi temi, della sue suggestioni, una panoramica della vita di una donna e di una scrittrice che cerca una via d'uscita dal caos...
Chissà se Doris Lessing sarà più soddisfatta per la definitiva incoronazione col premio Nobel o indispettita per la motivazione che le riconosce il merito di avere sempre scritto dal punto di vista delle donne. E’ vero, ma non ama sentirselo dire.
Tutta la sua opera è in definitiva un canto alla libertà e alle responsabilità dell’individuo di fronte al male della Storia e dell’uomo, un complesso e variegato canto d’amore e di rivolta per cento e cento personaggi...
‟Per l’impegno a costruire e diffondere una più vasta conoscenza dei mutamenti climatici causati dall’uomo”. Dell’ex vicepresidente USA in imminente uscita per Feltrinelli L’assalto alla ragione. Vai alla scheda.
Signora Lessing, le dice uno dei cronisti, ha sentito la notizia? ‟No”. Ha appena vinto il premio Nobel per la letteratura. ‟Cristo”, si lascia scappar detto la neolaureata. E come si sente? ‟Non potrei essere più contenta”.
Il Nobel alla scrittrice nata in Persia, cresciuta in Africa, dal ’49 a Londra. In più di 50 opere ha raccontato il secolo appena chiuso, dall’apartheid al comunismo, con una predilezione: ha dato vita a una schiera di straordinari personaggi femminili.