Alle votazioni dei consigli municipali in alcune tra le maggiori città della Cisgiordania, la parte del leone l’hanno fatta i candidati delle liste islamiche legate a Hamas.
Settanta candeline per Allen, amabile nevrotico. Dall’esordio del 1966 con Che fai, rubi?, al recente Match Point, la carriera del grande regista americano, che sembra aver ritrovato ‟il genio” perduto.
A favore della tesi (cara a Baudrillard) secondo cui la realtà è ormai solo virtuale, contribuisce molto la politica intrecciata al business (che virtuale lo è per definizione): virtuali sono le banche, Trenitalia, il craxismo, il crack Parmalat...
La politica dei campioni nazionali sconfigge il gruppo italiano. Che scala la classifica europea. Disattesi i rilievi dell’antitrust d’Oltralpe sull’intervento dei costruttori nelle gare per le privatizzazioni.
Era un televisore-bambino che guardava tanto i bambini. Li guardava ore e ore. La sua mamma lo sgridava sempre: ‟Quante volte devo dirti che non ti fa bene guardare così tante ore i bambini?”. Ma lui era un televisorino disubbidiente e ...
Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadi-Nejad non ha detto nulla di nuovo alle orecchie degli iraniani, quando ha lanciato le sue invettive contro lo stato ebraico: ‟morte a Israele” è uno slogan ormai vecchio e stanco.
La Tav Torino-Lione si profila come una sorta di suicidio per il centrosinistra. Sei punti per smontare un progetto che fa male all'ambiente, all'economia, alla democrazia.
Il parlamento ceco è riuscito a licenziare un progetto di legge che riconosce alle coppie omosessuali diritti analoghi a quelli attribuiti al matrimonio, con l'eccezione di quello ad adottare figli.
Tra i destinatari dei regali natalizi di Gianpiero Fiorani, non c´è solo Antonio Fazio e la sua famiglia, ma tutto il vertice e i funzionari più importanti di Bankitalia, in totale una cinquantina di persone.
Per chi ha voluto dare credibilità al processo di transizione in corso in Iraq, le elezioni dovrebbero rappresentare l'ultima tappa. Le truppe dovrebbero ritirarsi, ma gli americani lo escludono. Altrimenti sarebbe guerra civile.
Mahmoud Ahmadinejad torna alla carica. Dopo aver fatto appello alla distruzione di Israele, il nuovo presidente iraniano ha negato l’Olocausto (‟è una leggenda”) e ha ripetuto che lo Stato ebraico va smantellato dal Medio Oriente.
Secondo la Chiesa sono da evitare i matrimoni misti, i rapporti prematrimoniali, i rapporti post-matrimoniali, i rapporti matrimoniali disgiunti dalla volontà di procreazione, l'erezione non coronata da matrimonio, i rapporti sessuali non ortodossi.
‟L´Olocausto è una leggenda”. Quest’ultimo attacco di Mauhmaud Ahmadinejad contro Israele tralascia i preliminari ed esibisce senza equivoci il cuore del suo pensiero, attraverso il quale cerca di mobilitare le masse islamiche.
Il ministro dell'economia rafforza di altri 3,6 miliardi la finanziaria 2006, che raggiunge così i 27,6 miliardi di euro. Il presidente della Camera, Casini, ha imposto la cancellazione di 17 commi dal maxiemendamento del governo.
Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad insiste: parlando nella città sud-orientale di Zahedan ha messo in dubbio che l'Olocausto degli ebrei sia mai avvenuto. Gelo tra Tehran e le nazioni occidentali.
A Tehran due milioni di scolari hanno avuto una inaspettata vacanza: scuole e uffici pubblici sono rimasti chiusi per ordine delle autorità. Era un tentativo di ridurre il traffico e alleggerire la coltre di smog sulla capitale iraniana.
Nuovo attacco del presidente dell'Iran Ahmadinejad a Israele: ‟Hanno creato una leggenda che va sotto il nome di massacro degli ebrei, e tengono più a questa leggenda che a Dio stesso, alla religione e ai profeti messi insieme”.
Mai avrei pensato di trovare condivisibile e persino gratificante un discorso politico del presidente della Camera. Egli ha confermato ciò che per anni abbiamo sostenuto tra la finta indignazione dei cortigiani di Berlusconi.
Potiamo dal Natale il consumismo volgare, ricordiamoci nella lista dei regali di chi nulla ha, di chi, anche caro, vicino o poco amato, è solo, di chi langue in cella (con il dono dell' amnistia), di chi ha fame, in borgata e in Malawi.
Il ministro della Giustizia Castelli torna a negare a Ciampi il suo nullaosta previo affinché Ciampi possa concedere la grazia a Sofri, riaprendo il dibattito sulla delicata questione della competenza della grazia.