In declino la stella di Ricucci, inguaiato Consorte, chi sono i nuovi astri della finanza creativa? Il 2006 ha in serbo clamorose new entries. Ecco le principali.
Nei luoghi della rivolta di novembre, consegnati dalla destra all'islamismo, nessuna donna per la strada. Ma dove si può davvero discutere di discriminazione religiosa e di genere, sono le donne ad essere presenti e protagoniste. A dispetto di tutto.
Si è aperto un nuovo fronte, nella partita a scacchi tra l'Iran e la comunità internazionale in merito al programma nucleare iraniano. Si tratta della Russia.
I soldi del contribuente italiano sono serviti a ristrutturare il carcere di Pol-e Charki, a Kabul, per migliorare le condizioni di detenzione in Afghanistan. Invece, gli Usa ne faranno una prigione di massima sicurezza per sospetti terroristi.
Vi ricordate la fortezza Bastiano de Il deserto dei tartari? Era l'avamposto della civiltà durante la lunga attesa dell'avanzata del nemico. Nel novembre del 2001, avvicinandomi alla prigione di Pol-e Charki .
Non ci vedo niente di male nel fatto che Fassino si interessi all’acquisizione di una banca da parte di un movimento sociale vicino e correlato agli ideali suoi e del suo partito. A una condizione
E se Truman Capote andasse a Erba? O meglio, non essendo più lo scrittore americano tra noi, se qualcuno portasse il suo libro A sangue freddo sul luogo del quadruplice delitto? E ne ricavasse suggestioni di tipo investigativo?
Il mandato internazionale di cattura richiesto dai magistrati milanesi per 22 agenti della Cia che sequestrarono in Italia l'imam Abu Omar, segna una svolta nei rapporti giuridici tra Europa e Stati uniti.
Sorpresa! Mentre è in corso lo scontro finale sull’indipendenza del Kosovo, ecco apparire Behgjet Pacolli, colui che - secondo la magistratura di Trento - fu il riciclatore di alcune decine di milioni di dollari per conto della «Famiglia» di Boris Eltsin.
Stavo cominciando a realizzare di essere libera quando il fuoco americano ha ucciso chi mi aveva appena liberata Rivedo quei soldati, come se fosse adesso. Sono passati dieci mesi, pensavo, speravo, di averli dimenticati. Ma non sarà mai possibile
La notte del 26 dicembre di un anno fa un potente terremoto provocò un’enorme onda anomala. Come tutte le tragedie che chiamiamo "naturali" anche questa rivela il peggio e il meglio dell’uomo.
Per uno come me che nasce in Emilia, e che della periferia ha un’idea residenziale (villette, baretti coi tavolini), oppure texana (la via Emilia che si densifica ogni tanto in città), esplorare le periferie romane è un rompicapo affascinante
Amnistia. Dopo la marcia di Natale e la convocazione della Camera esiste un obiettivo ancora più importante da perseguire: fare del carcere una ‟questione sociale”.
Alziamo per un momento gli occhi dalle baruffe italiane, guardiamo verso quel che accade nel mondo e così capiremo meglio quali siano, alla fine del 2005, i destini delle nostre libertà e dello Stato costituzionale di diritto.
Lungo tutto l'oceano Indiano, commemorate le vittime dello tsunami. Ma la ricostruzione è lenta. Il turismo è ripreso, anche se non a pieno ritmo, in Thailandia e a Sri Lanka. Anche la pesca riprende, a fatica.
Scoppia il caso ‟Google Earth”. Il programma permette di avere immagini satellitari di città, monumenti, aeroporti, impianti petroliferi. Protestano i governi, dalla Russia all’India: quel programma aiuta chi progetta attentati.