Gianni Riotta: Hamas. Prima la fermezza poi il dialogo

Gianni Riotta: Hamas. Prima la fermezza poi il dialogo

Il voto palestinese ha stanato Hamas in campo aperto. Può accettare l’invito del mondo e cambiare. O arroccarsi nell’odio.
Danilo Zolo: Terrorismo, le ragioni dell'“ultima risorsa”

Danilo Zolo: Terrorismo, le ragioni dell'“ultima risorsa”

La vittoria di Hamas nelle elezioni politiche in Palestina ha riproposto drammaticamente il problema del significato che il termine ‟terrorismo” ha assunto in Occidente, grazie all'uso unilaterale che ne fanno le grandi potenze.
Guido Olimpio: Iran, una via segreta per la Bomba alle spalle dell’Onu

Guido Olimpio: Iran, una via segreta per la Bomba alle spalle dell’Onu

Da uno scienziato pakistano tecnologia nucleare a Teheran: pagamenti e contatti avvenivano a Dubai. Per gli esperti americani gli ayatollah hanno varato da anni un ‟Piano B” per l’atomica, accanto a quello ufficiale presentato agli ispettori dell’Aiea.
Vittorio Zucconi: A New York si celebra il funerale del gossip

Vittorio Zucconi: A New York si celebra il funerale del gossip

È probabilmente soltanto gossip, ma a New York si mormora che il gossip sia morto. Ucciso dalla sempre presente tentazione di usarlo per ricattare le vittime.
Guarda a Oriente!

Guarda a Oriente!

Dal 20 aprile 2006 la serie ‟Oriente”, nuova sezione dell’Universale Economica, per approfondire la conoscenza di un universo culturale che riconosce l’unità e ricerca l’armonia di spirito e corpo, nell’uomo, e di natura e cultura, nel cosmo.
Marina Forti: Nepal. Battaglia campale a Kathmandu

Marina Forti: Nepal. Battaglia campale a Kathmandu

In Nepal 8 vittime in due settimane di proteste per la democrazia. Il paese himalayano è in rivolta, aumenta la pressione internazionale: ma re Gyanendra non cede.
Marina Forti: Bombardare Tehran? Dissensi a Washington

Marina Forti: Bombardare Tehran? Dissensi a Washington

Due ex dirigenti del Consiglio di sicurezza nazionale Usa: un conflitto con l'Iran ci farebbe più danno dell'attuale guerra in Iraq. L'Iran manda l'ex presidente Rafsanjani a rassicurare i vicini paesi del Golfo.
Gian Antonio Stella: “Golpe”. “Vittoria netta”. Quei poli incapaci di saper perdere (e vincere)

Gian Antonio Stella: “Golpe”. “Vittoria netta”. Quei poli incapaci di saper perdere (e vincere)

Nella scia del Cavaliere che aveva attaccato tuonando che il risultato elettorale aveva ‟molti, molti, troppi lati oscuri” e il voto degli italiani all’estero ‟potrebbe non essere un voto valido”, sta venendo giù di tutto.
Michael Ignatieff: Prigionieri dentro l’abisso dell’interrogatorio

Michael Ignatieff: Prigionieri dentro l’abisso dell’interrogatorio

Finché rimaniamo nell’ambito dell’imperativo morale ‟non torturare”, sembriamo sapere bene come stanno le cose. I problemi iniziano allorché ci caliamo nel caso specifico, allorché ci chiediamo che cosa esattamente sia definibile come tortura.
Gabriele Romagnoli: Provenzano: Il Padrino vero e quello immaginario

Gabriele Romagnoli: Provenzano: Il Padrino vero e quello immaginario

C’era una volta un ragazzo impacciato. C’è, adesso, un anziano dimesso. In mezzo, la favola oscura del capo dei capi di Cosa Nostra.
Enrico Franceschini: "L’Italia rischia di uscire dall’euro"

Enrico Franceschini: "L’Italia rischia di uscire dall’euro"

Allarme ‟Financial Times” dopo la vittoria di Prodi. L’Ue: impossibile. Preoccupato editoriale di Wolfgang Munchau condirettore del quotidiano. Secondo il Ft la risicata vittoria dell’Unione è lo scenario peggiore.
Marco D'Eramo: Stati uniti. Usi all'abuso

Marco D'Eramo: Stati uniti. Usi all'abuso

Ma quand'è che l'opinione pubblica americana si deciderà infine a riconoscere che da anni ammette l'inammissibile?
Marco D'Eramo: Maledetto popolo

Marco D'Eramo: Maledetto popolo

Silvio Berlusconi come Vanna Marchi? Gli italiani creduloni abbindolati dalla telepromozione politica? C'è qualcosa di davvero inquietante nel modo in cui tanta sinistra ha reagito al voto del 9 e 10 aprile.
Michele Serra: Inter. Il presidente senza vittorie e il ricatto degli ultrà

Michele Serra: Inter. Il presidente senza vittorie e il ricatto degli ultrà

Un club impegnato nel sociale, gli scarsi traguardi raggiunti: ma non è questa la sconfitta peggiore Per i tifosi normali meglio una curva vuota. Pesa la vergogna del razzismo e della violenza.
Paolo Di Stefano: Addio a Giuliano Gramigna, poeta del quotidiano

Paolo Di Stefano: Addio a Giuliano Gramigna, poeta del quotidiano

Ha scritto Zanzotto: ‟Gramigna sa essere onnipresente nella nostra cultura letteraria; ma con una discrezione, un understatement, che sono pari alla tenacia, all’intensità, all’irrinunciabilità del suo intervenire, creativo o critico che sia”.
Ariel Dorfman: Samuel e Adolf, il secolo degli opposti

Ariel Dorfman: Samuel e Adolf, il secolo degli opposti

Non si conobbero mai, Samuel Beckett e Adolf Eichmann. Non si conobbero mai l’autore di Aspettando Godot e l’autore di Auschwitz, anche se le loro strade si sarebbero potute incrociare più di una volta.
Marina Forti: Tehran, segni di dissenso sulla corsa al nucleare

Marina Forti: Tehran, segni di dissenso sulla corsa al nucleare

In una lettera alla Guida suprema, taciuta dalla stampa, i riformisti criticano la politica estera del governo. L'ultima su Israele: Per il presidente iraniano Ahmadi Nejad, ‟il regime sionista” è una minaccia al mondo islamico.
Curzio Maltese: Ritorno al futuro

Curzio Maltese: Ritorno al futuro

Comunque si guardi al risultato elettorale, il 9 e 10 aprile ha vinto la voglia di cambiare. Ora il compito dell’Unione è di cogliere e dare risposte alla volontà di cambiamento, lasciare alla destra l’ossessione del passato e occuparsi del futuro.
Gian Antonio Stella: Mastella scrive a Ruini. "Radio Maria contro di me"

Gian Antonio Stella: Mastella scrive a Ruini. "Radio Maria contro di me"

Il leader dell’Udeur ha detto al presidente della Cei: sorpreso per quello che è stato detto per indirizzare il voto dei cattolici. Camillo Ruini ha ripetuto di aver raccomandato a tutti di non schierarsi in occasione delle elezioni.
Paolo Di Stefano: Sanguineti. “I proletari smarriti nella Genova senza più industrie”

Paolo Di Stefano: Sanguineti. “I proletari smarriti nella Genova senza più industrie”

‟La catena di montaggio almeno teneva la testa libera, perché eri un’appendice della macchina. Oggi il modello egemone è il lavoro al computer, ognuno sta per conto proprio davanti allo schermo e perdere la coscienza proletaria è facilissimo.”