Paolo Di Stefano: "Addio spaghetti e mandolino Ora l'Italia è il Paese dello stile"

Paolo Di Stefano: "Addio spaghetti e mandolino Ora l'Italia è il Paese dello stile"

Fino a ieri per la stampa internazionale, l'Italia era mafia, spaghetti e imbroglioncelli. Uno stereotipo scontato: un po' Totò, un po'Totò Riina. Oggi moda, sport e cucina hanno conquistato i giornali stranieri. Che sia anche questo un altro stereotipo?
Gianni Riotta: Il sollievo e la svolta

Gianni Riotta: Il sollievo e la svolta

Il sollievo per la liberazione di Salvatore Stefio, Maurizio Agliana e Umberto Cupertino rincuora nella difficile vigilia del G8 a Savannah, mentre il Consiglio di Sicurezza dell'Onu vota unanime la nuova risoluzione sull'Iraq.
Paolo Di Stefano: Evviva Cunego, il salvatore del ciclismo

Paolo Di Stefano: Evviva Cunego, il salvatore del ciclismo

Sul podio scoppia la pace con capitan Simoni dopo i veleni: "È il coronamento di un sogno". Nell'anno della tragica scomparsa di Pantani lo sport della bici scopre un ragazzo di 22 anni che sa entusiasmare le folle.
Eva Cantarella: Quei rapporti con il potere già raccontati da Aristotele

Eva Cantarella: Quei rapporti con il potere già raccontati da Aristotele

Caso Capizzano. Per i greci era violenza sessuale non solo il rapporto ottenuto con la violenza fisica, ma anche quello ottenuto usando una posizione di potere. C’era già chi si poneva questo problema nel IV secolo a.C.
Michele Serra: Il caso di Livorno e l'assenza di divieti

Michele Serra: Il caso di Livorno e l'assenza di divieti

Alcuni ultras livornesi devastano una sede elettorale della destra. Bisogna avere il coraggio umano, prima che politico, di dire che condividiamo la repressione della violenza, e la condividiamo perché abbiamo delle idee, non solo l'argenteria da salvare.
Gianni Vattimo: Il caso Watson

Gianni Vattimo: Il caso Watson

Dopo il voto del 13 giugno gli eletti del listone prodiano, almeno quelli in "quota Rutelli", lavoreranno per la costruzione di un nuovo gruppo parlamentare centrista, che di centro-sinistra non avrà più niente.
Lorenzo Cremonesi: A Bagdad i miliziani pronti a deporre le armi Ma Al Sadr non cede

Lorenzo Cremonesi: A Bagdad i miliziani pronti a deporre le armi Ma Al Sadr non cede

Il neopremier iracheno Allawi: Sono felice di proclamare l'accordo con 9 gruppi armati, che finora non erano controllati dallo Stato. Così circa 100.000 uomini potranno essere arruolati nel nuovo esercito.
Paolo Rumiz: Normandia, la memoria dei vinti nel cimitero dei soldati tedeschi

Paolo Rumiz: Normandia, la memoria dei vinti nel cimitero dei soldati tedeschi

C'è qualcosa di nuovo oggi in Normandia. Non è solo il ricordo della Liberazione, è anche la liberazione del ricordo, quello dei tedeschi. Ci sono voluti 60 anni. Un tempo fisiologico, quello che serve al racconto per diventare storia.
Lorenzo Cremonesi: Guerriglia scatenata, due autobombe contro la polizia irachena

Lorenzo Cremonesi: Guerriglia scatenata, due autobombe contro la polizia irachena

Presi di mira due ingressi alla base Usa di Taji: di guardia c'erano militari locali. Due giorni fa uomini armati hanno chiuso gli agenti in una cella fatta poi esplodere.
Michele Serra: Panni stesi al sole del Lingotto

Michele Serra: Panni stesi al sole del Lingotto

È sconcerto nel capitalismo italiano per la nomina di Luca di Montezemolo alla presidenza della Fiat. Tra i presupposti richiesti ai capitani d'azienda la conoscenza del prodotto è, infatti, considerata un optional...
Paolo Rumiz: D-day. La Francia che non dimentica

Paolo Rumiz: D-day. La Francia che non dimentica

Gli americani "Nel ‘44 vennero per liberare - dice Walter Tomada, un italiano che ha ispezionato ogni metro di costa - oggi hai l'impressione che siano venuti per essere liberati. Liberati dalla paura di sentirsi in un territorio ostile".
Vittorio Zucconi: La destra col sorriso

Vittorio Zucconi: La destra col sorriso

Di Reagan, per il quale la moglie e vestale, Nancy ha preteso i funerali di Stato nella cattedrale di Washington, si sta parlando e scrivendo negli Stati Uniti come se fosse scomparso un grande Papa.
Jodorowsky: chiedi al mago

Jodorowsky: chiedi al mago

Jodo ora di mestiere fa lo psicomago: ogni giovedì sera a Parigi legge gratuitamente i tarocchi in un caffè e, un po' dappertutto, in giro per il mondo organizza seminari di psicomagia. L'ha fatto anche a Napoli.
Giorgio Bocca: Il finto governo che spaccherà l'Iraq

Giorgio Bocca: Il finto governo che spaccherà l'Iraq

La bozza di risoluzione Onu modifica la forma ma non la sostanza dell'intervento Usa. E apre una stagione di illusioni e di inganni.
Massimo Mucchetti: Poste, il rebus dei derivati e il ruolo di Jp Morgan

Massimo Mucchetti: Poste, il rebus dei derivati e il ruolo di Jp Morgan

Nelle operazioni del gruppo di copertura finanziaria perdite potenziali per 44 milioni di euro.
Vittorio Zucconi: Mistero al minimarket

Vittorio Zucconi: Mistero al minimarket

Philip Rogers, padre modello americano, va a comperare il latte e viene assassinato. Nessuna traccia del killer. Nessun movente. Ma uno sceriffo tenace vuol vederci chiaro.
Marina Forti: La ramanzina papale

Marina Forti: La ramanzina papale

Wojtyla riceve la coppia Bush: chiede "sovranità" in Iraq, "deplora" le torture in carcere.
Vittorio Zucconi: Terremoto alla Cia, Tenet lascia. Paga per i troppi errori in Iraq

Vittorio Zucconi: Terremoto alla Cia, Tenet lascia. Paga per i troppi errori in Iraq

George Tenet, greco di 51 anni, ex cameriere a Queens con la perenne cicca di sigaro in bocca ma spenta per ordine del cardiologo, è l'ultima vittima, fortunatamente solo politica, dell'11 settembre e il primo agnello sacrificato al pasticcio iracheno.
Gianni Riotta: L'ultimo cowboy del Novecento. Con lui l'America tornò a sognare

Gianni Riotta: L'ultimo cowboy del Novecento. Con lui l'America tornò a sognare

La morte di Reagan. "Siate ottimisti" diceva. Infanzia povera, fu bagnino, attore e infine politico. Il suo epitaffio: se hanno la libertà di scegliere, gli uomini scelgono la libertà.
Umberto Galimberti: Chi ha paura di quest'uomo?

Umberto Galimberti: Chi ha paura di quest'uomo?

Le tesi evoluzioniste di Darwin sono da anni fatte oggetto di pesanti accuse dai creazionisti. Anche nel nostro paese il dibattito ha toccato toni da crociata e minacciato il futuro dell’insegnamento.