Umberto Galimberti: La seduzione della crudeltà

Umberto Galimberti: La seduzione della crudeltà

Ma siamo sicuri che giocare col virtuale non abbia effetto sul reale? lo credo di sì. E tanto per non essere troppo astratti prendiamo in considerazione tre scenari: la guerra, la violenza negli stadi e il bullismo...
Yunus. Il banchiere dei poveri a New York

Yunus. Il banchiere dei poveri a New York

Muhammad Yunus, premio Nobel per la pace e creatore della Grameen Bank, ha aperto uno sportello per il micro-credito a Jackson Heights, area multietnica nel cuore della Grande Mela. Una metafora della crisi su cui si affacciano gli States.
Michele Serra: L'amaca di giovedì 13 marzo 2008

Michele Serra: L'amaca di giovedì 13 marzo 2008

Una delle conseguenze più nefaste dell’alluvione di cronaca nera di questi ultimi anni è il tifo da stadio che fa ala ai protagonisti, per osannarli o subissarli di fischi…
Michele Serra: L'amaca di domenica 16 marzo 2008

Michele Serra: L'amaca di domenica 16 marzo 2008

Nel groviglio di faccende meschine in cui, come cittadini, ci dibattiamo, rischiamo di non vedere, o di vedere male e poco, momenti di forza, di dignità e di integrità civile come la manifestazione anti-mafia…
Gad Lerner: Pallone e potere nella Milano dei Moratti

Gad Lerner: Pallone e potere nella Milano dei Moratti

L’inedito ruolo recitato dalla famiglia nei gangli vitali della città, dalla politica alla cultura, dall’economia allo sport. Lontani dalle astuzie della trasversalità, di destra e di sinistra, si dividono cordialmente e incassano prestigio.
Michele Serra: Franz Kranz for president

Michele Serra: Franz Kranz for president

Candidare un industriale è l'ultimo grido in fatto di liste elettorali. Dopo la decisione di Massimo Calearo di correre con il Pd, presa per far ridere gli amici al Circolo della Doppietta, gli altri partiti hanno dovuto arrangiarsi con ciò che rimaneva…
Michele Serra: L'amaca di sabato 15 marzo 2008

Michele Serra: L'amaca di sabato 15 marzo 2008

Ha ragione Berlusconi a lamentare l’ostilità della stampa italiana. L’ultimo numero di Vanity Fair pubblica un devastante servizio fotografico sul giovane Pier Silvio, evidentemente carpito con l’inganno…
Michele Serra: L'amaca di venerdì 14 marzo 2008

Michele Serra: L'amaca di venerdì 14 marzo 2008

A giudicare dalle fotografie sui giornali, il fondato sospetto è che la presenza femminile nelle liste elettorali sia fortemente condizionata dall’aspetto fisico piacevole. Specialmente a destra…
Paolo Di Stefano: La grande Inter del Mago aveva la metrica di Petrarca

Paolo Di Stefano: La grande Inter del Mago aveva la metrica di Petrarca

Chi non ricorda la famosa formazione dell' Inter di Helenio Herrera? Provate a recitarla come fosse una poesia. Vi accorgerete delle tante assonanze che la innervano senza darlo a vedere…
Giorgio Bocca: In fondo a una cisterna

Giorgio Bocca: In fondo a una cisterna

Della tragedia di Gravina abbiamo capito solo una cosa. Che la nostra resta una società per molti aspetti primitiva e arretrata in cui il controllo sociale si riduce all'antico luogo comune ‟facciamoci gli affari nostri”.
Giuliana Sgrena: Iraq. La sporca eredità di George W. Bush

Giuliana Sgrena: Iraq. La sporca eredità di George W. Bush

Bush non si rassegna a lasciare l'Iraq. Prima che scada il suo mandato e quello dell'Onu in Iraq, a fine anno, è intenzionato a varare un accordo bilaterale militare con Baghdad che comprende anche aiuto contro aggressioni esterne…
Curzio Maltese: Il richiamo della foresta

Curzio Maltese: Il richiamo della foresta

Sarà la convinzione d’avere il sole della vittoria in tasca. Saranno l’età e i chilometri… Ma il livello di gaffes ciniche e volgari assemblato da Berlusconi in due settimane di campagna elettorale sembra eccessivo perfino agli amanti del genere.
Noir Feltrinelli. Rileggiamoli

Noir Feltrinelli. Rileggiamoli

Ellin, Hammett, Woolrich, Chase, Chandler… quando la letteratura ‟di genere” diventa classico. Universale Economica Noir, grandi libri acquistabili online. Una selezione dal catalogo.
Jesse Ball vince il Plimpton Prize 2008

Jesse Ball vince il Plimpton Prize 2008

L’ autore de Il settimo giorno, ha vinto il ‟Plimpton Prize 2008”, premio di 10.000 dollari della ‟The Paris Review”. Lo scrittore è anche finalista con Il settimo giorno al ‟The Believer Book Award”.
Michele Serra: L'amaca di mercoledì 12 marzo 2008

Michele Serra: L'amaca di mercoledì 12 marzo 2008

Tutti i reazionari di tutte le epoche e di tutte le latitudini sono sinceramente convinti che ogni cambiamento sia una catastrofe e un attentato all’Ordine. In questo senso è perfettamente reazionaria la Chiesa spagnola…
Vanna Vannuccini: Nell’Iran del voto senza libertà

Vanna Vannuccini: Nell’Iran del voto senza libertà

Il 14 marzo si elegge il nuovo Parlamento ma nelle città non si vedono volantini elettorali perché è stata vietata ogni forma di propaganda Una strategia di repressione che punta a ridurre al silenzio studenti, sindacati e giornalisti scomodi.
Michele Serra: L'amaca di venerdì 7 marzo 2008

Michele Serra: L'amaca di venerdì 7 marzo 2008

Si discute molto del candidato Calearo. Effettivamente, è difficile non discuterne. Il debutto televisivo è stato di una ruvidezza sensazionale: quella ruvidezza, per intenderci, che siamo abituati a riconoscere nei leghisti…
Gianfranco Bettin: Nordest. Chi gà vinto?

Gianfranco Bettin: Nordest. Chi gà vinto?

Nel Nordest Pd e Sinistra Arcobaleno confermano, in questo frangente elettorale e in questa congiuntura sociale ed economica, la propria difficoltà, in certi casi la propria cronica incapacità e perfino la non volontà, di capire cosa sta accadendo.
Michele Serra: L'amaca di sabato 8 marzo 2008

Michele Serra: L'amaca di sabato 8 marzo 2008

A Milano dilaga l’abitudine di fasciare monumenti e facciate in ristrutturazione con cartelloni pubblicitari. Da quell’ingenuo che sono, ho sempre pensato che i cartelloni dovessero rimanere esposti giusto per il tempo dei lavori in corso. Sbagliavo….
Michele Serra: L'amaca di domenica 9 marzo 2008

Michele Serra: L'amaca di domenica 9 marzo 2008

La campagna elettorale italiana, dopo un paio di decenni in cui il gioco delle parti era assurdamente invertito, finalmente ci restituisce un’idea di destra e di sinistra più vicina a come l’avevamo fisiologicamente conosciuta