Cristina Comencini con il film Il più bel giorno della mia vita ha vinto il Grand Prix des Amériques, il massimo riconoscimento al Festival des film du Monde di Montreal.
La Corte Suprema di Israele ha sostanzialmente avallato il principio della deportazione di cittadini palestinesi imparentati con terroristi e a loro volta sospettati di terrorismo.
Una sentenza destinata a far discutere a lungo.
È un mio amico. Niente questioni di affinità culturali e roba del genere; neppure la stessa parrocchia, in fin dei conti. Sta di fatto che andandolo a trovare mi ci sono sempre presentato con una bottiglia di vino o due...
L´ipocondria sociale vive un suo (ennesimo) attimo di gloria: è stata identificata e battezzata la "sindrome del rientro". Giornali e telegiornali, in queste circostanze, si fanno essi stessi sintomo, inoculando allarmi e definendo ansie.
Iperattivi. Più di quattro milioni di bambini americani sarebbero affetti da Adhd, «disordine di attenzione per iperattività». Che si cura con stimolanti e antidepressivi, Prozac e Ritalin. Psicofarmaci che possono dare assuefazione.
A Palermo, in via Carini, il 3 settembre 1982 la mafia uccideva Carlo Alberto Dalla Chiesa. Un "singolare personaggio scaltro e ingenuo, maestro di diplomazie italiane ma con squarci di candori risorgimentali", così lo descriveva Giorgio Bocca
Ucciso dalla mafia 20 anni fa. Un carabiniere fedele allo Stato ma diffidente verso i potenti. Un uomo esperto e di sottile intelligenza, che non arretrava di fronte ad operazioni radicali e capace di mentire per la ragion poliziesca.
Sarà colpa della meteo impazzita, oppure delle eccitazioni intorno all´11 settembre? Lo stanno ripetendo ormai da Ferragosto, anche i più tranquilli osservatori e commentatori: non si vedeva una bellicosità così accanita, da decenni.
"Sentire" ancora prima di "sapere" cos´è il male. Spesso né la scuola né la famiglia insegnano come conoscere le emozioni. Il risultato è una sorta di apatia morale che può generare violenza.
Le ferite dell'11 settembre. Uno a uno, i governi europei, prima cercando di non fare troppo rumore, poi via via più apertamente, prendono le distanze da Washington e dalla filosofia americana su cosa significhi e come si combatta il terrorismo.
Sembra di vederlo, il mafioso-spia, che trascorre l'intera giornata in compagnia dell'uomo più ricercato d'Italia: Bernardo Provenzano. In quelle campagne tutti lo conoscono e sanno chi è, ma nessuno ha mai parlato.
Nella sezione Controcorrente, in concorso, L'anima gemella di Sergio Rubini, sceneggiatura di Domenico Starnone, con Valentina Cervi, Violante Placido, Michele Venitucci. Un paesino del Sud, Tonino e Maddalena, sono legati da un amore puro.
Fame, sete, asfissia sono indelebili. Ci si deve addestrare. La linea di difesa deve muovere dal basso, dalla unità domestica. È tempo di pensare che quello è il centro del mondo e che a casa si sta svolgendo il consiglio di amministrazione dell’umanità.
La gente litiga davanti alla chiesa occupata, tra le preoccupazioni degli industriali e gli appelli della Curia. Il sindaco e la "razza Piave" sul sagrato la città si divide.
Molti hanno la sensazione di esistere solo se si mettono in mostra. La nostra vita è diventata proprietà comune come vuole la società omologata. Violati i tracciati profondi dell’anima mentre dolore e povertà restano segreti.
Alla vigilia del vertice di Johannesburg intervista a Mohamed H.A. Hassan, sudanese, che dirige l’Accademia del Terzo Mondo, l’unica organizzazione europea chiamata a stendere l’agenda del vertice.