Mahmood Sariolghalam, professore di relazioni internazionali all'Istituto di studi per il Medio Oriente, analizza le differenze tra i vari candidati alla presidenza dell'Iran, per quanto riguarda la politica interna, estera e la questione nucleare.
Un passato da ‟rivoluzionaria”, un presente da regista e scrittrice affermata, Cristina Comencini non si nasconde e parla di politica, di cinema, della sua famiglia. Con coraggio. In attesa del suo prossimo film, La bestia nel cuore.
Tra gli antichi fasti dell’èra Pahlavi, Rafsanjani sta mettendo a punto il programma del suo prossimo governo, a cominciare dalla linea di politica estera e dalla futura collocazione geopolitica della Repubblica islamica.
Si stanno svolgendo le elezioni più atipiche e, contrariamente alle attese, più interessanti nella storia dell´Iran postrivoluzionario. Per la prima volta infatti nessuno sa quale sarà il risultato. Probabile un ballottaggio.
Domina l’incertezza nelle elezioni in Iran. Favorito uno dei volti più noti della politica iraniana fin dai tempi della rivoluzione: l'ex presidente Hashemi Rafsanjani. Ma ha dei contendenti agguerriti sia tra i conservatori che tra i riformisti.
L’autopsia ha confermato che Terri Schiavo era in morte cerebrale, che il suo cervello aveva subito devastazioni ‟irreversibili” e persino le sequenze strazianti dei suoi occhi che sembravano seguire il volto della madre erano un´illusione.
Il governo non è stato in grado di mettersi d'accordo al suo interno sulle risorse da trovare per coprire l'ammanco dovuto ai tagli dell'Irap. Una cifra che oscilla tra i 4 e i 6 miliardi di euro. Delusione tra gli imprenditori.
Due episodi di cronaca, due omicidi, avvenuti nelle province di Varese e Lecce, simili nella modalità e nella forma, sono giudicati dalla comunità in modo completamente diverso. Perché questa differenza?
Negli ultimi giorni della difficile campagna elettorale in Iran, il principale candidato riformista, Mostafa Moheen, è risalito nei sondaggi, tanto che non si esclude un ballottaggio con Rafsanjani, che resta il favorito.
Le lingue sono organismi viventi e come tali deperiscono se non vengono alimentati con nuove parole e modi di dire. A dirlo è l´Unesco, nell´”Atlante delle lingue del mondo a rischio estinzione”. Allarme per i dialetti del nord Italia.
Intervistare Bruce Springsteen è come parlare con te stesso, con qualcuno che ti porti dentro da quando la sua voce divenne anche la tua voce, cantando un futuro che sembrava tutto possibile.
Nel discorso pronunciato alla consegna del XVII Premio Internacional Catalunya 2005, Claude Lévi-Strauss rilegge il Novecento attraverso lo studio delle etnie e delle differenze culturali, destinate, quasi certamente, a estinguersi.
La Corte Suprema degli Stati Uniti ha deciso di vietare l'uso dei derivati della cannabis per fini terapeutici. La risoluzione riguarda il caso di due donne californiane gravemente malate che attenuavano così le loro sofferenze.
Iva e rendite finanziarie non si toccano. Il governo mette a punto l'operazione taglio dell'Irap cercando le risorse nei trasferimenti agli enti locali, (dal centro alla periferia) e nella differenziazione dello stesso taglio fiscale.
Per capire quanto sia pericoloso socialmente, culturalmente, moralmente, l’espediente dell’astensione occorre considerare attentamente il discorso del presidente del Senato Marcello Pera sul rapporto tra religione e politica.
Campagna elettorale giovane ‟all'americana” per il capo del Consiglio del discernimento Ali Akhbar Hashemi Rafsanjani, che parla di Wto e privatizzazioni, promette tolleranza e guarda agli Usa.
Sale la tensione a Tehran in vista delle elezioni. Il candidato presidenziale, Mostafa Moheen, già ministro nel governo Khatami, è stato malmenato al termine di un comizio nella provincia di Fars.