Giulio Marcon: Cannoni d'Italia, business in Cina

Giulio Marcon: Cannoni d'Italia, business in Cina

Prodi chiede la fine dell'embargo sulla vendita delle armi alla Cina. Dietro di lui, potenti interessi privati e di stato. Ma il business degli armamenti non conta solo sull'export: le spese militari in continua crescita ne sono il traino principale.
Marina Forti: Afghanistan. Donne nel mirino dei Taleban

Marina Forti: Afghanistan. Donne nel mirino dei Taleban

Uccisa a Kandahar la signora Safia Hama Jan, capo del dipartimento provinciale per le donne. Minacce a infermiere, medici e insegnanti sono ormai comuni nella capitale dell'Afghanistan meridionale.
Furio Colombo: Maria, la bambina che paga per tutti

Furio Colombo: Maria, la bambina che paga per tutti

Questo Paese, che ama tanto i bambini e che ci spiega due o tre volte al giorno che prima di tutto viene la famiglia, è pronto a spedire Maria da una famiglia che la ama ad un orfanotrofio che - nel migliore dei casi - la considera un numero.
Marina Forti: Un “promemoria” di fango a Jakarta

Marina Forti: Un “promemoria” di fango a Jakarta

Un gruppo di attivisti di Greenpeace Indonesia ha scaricato 700 chili di fango davanti all'abitazione del ministro per gli affari sociali per attirare l'attenzione su come il governo sta maneggiando il più grave disastro ambientale/sociale del momento.
Michele Serra: L'amaca di giovedì 28 settembre 2006

Michele Serra: L'amaca di giovedì 28 settembre 2006

Uno degli argomenti forti (forse il vero argomento forte) del Prodi candidato era il massimo conto nel quale teneva la scuola. Per questo sconcerta molto che il Prodi capo del governo possa accettare la sua penalizzazione in finanziaria.
Michele Serra: L’amaca di mercoledì 27 settembre 2006

Michele Serra: L’amaca di mercoledì 27 settembre 2006

Facendo zapping nel pittoresco bazar dei canali satellitari, mi sono imbattuto in una notevole frattaglia della Festa Azzurra di Napoli, in onda su un canale molto locale. Forse perché il regista non era cauto e bene addestrato come quelli di Retequattro…
Giorgio Bocca: Il "mal d’Africa" che contagia Fini

Giorgio Bocca: Il "mal d’Africa" che contagia Fini

Il Mussolini crepuscolare di Salò lo chiamava ‟il mal d’Africa”, la nostalgia per le colonie. E un po’ di ‟mal d’Africa” sembra sia rimasto in Gianfranco Fini esitante fra il ‟fascismo male supremo” e quello che ‟qualcosa di buono lo ha pur fatto nelle co
Giuliana Sgrena: La morte afghana

Giuliana Sgrena: La morte afghana

L'Afghanistan si sta irachizzando. Due soldati italiani morti in pochi giorni a Kabul, l'ultimo ieri. Kamikaze, autobombe, rapimenti, bombe sulle strade per far saltare i convogli militari, ‟collaborazionisti” uccisi.
Enrico Franceschini: Blair. "Vi lascio ma voi vincerete ancora"

Enrico Franceschini: Blair. "Vi lascio ma voi vincerete ancora"

Il premier infiamma il congresso del Partito con un testamento politico fatto di consigli per il futuro. Nessuna indicazione invece sulla successione.
Umberto Galimberti: Discutere di buona morte senza bandiere ideologiche

Umberto Galimberti: Discutere di buona morte senza bandiere ideologiche

A proposito dell’eutanasia, una chiarificazione terminologica e concettuale della questione mi pare essenziale, soprattutto se questa dovesse approdare in Parlamento a dividere coscienze, appartenenze, fedi e ideologie.
Maurizio Maggiani: Basta una parola: la scuola cambia la storia (e vende un libro)

Maurizio Maggiani: Basta una parola: la scuola cambia la storia (e vende un libro)

Che bisogna sostenere l’industria nazionale è un comandamento così forte e pregnante che lo abbiamo inserito nel catechismo civile; non è escluso che qualche ateo devoto lo abbia aggiunto come prece nei suoi atti devozionali…
Marco D'Eramo: Il nostro fantasma

Marco D'Eramo: Il nostro fantasma

Nell'era della comunicazione l'interstizio tra trapasso ufficiale e morte fisica si dilata fino a durare anni. Finora quest'effimero aldilà spettava solo agli autocrati. Ma la guerra al terrore sembra conferire lo stesso ‟antetomba” anche a bin Laden.
Michele Serra: L'amaca di sabato 23 settembre 2006

Michele Serra: L'amaca di sabato 23 settembre 2006

Così a occhio, pare che gli spioni spiassero sì la politica, ma più ancora l’economia e la finanza. Chissà per conto di chi…
Michele Serra: L’amaca di domenica 24 settembre 2006

Michele Serra: L’amaca di domenica 24 settembre 2006

Con il tramonto delle ideologie, si era creduto in una rivincita del pragmatismo: sarebbero stati i fatti a contare, i risultati concreti a pesare….
Michele Serra: L'amaca di martedì 26 settembre 2006

Michele Serra: L'amaca di martedì 26 settembre 2006

C’è un uomo paralizzato che vuole morire. C’è un altro uomo paralizzato che vuole vivere. La differenza fondamentale tra i due è che l’uomo che vuole morire non può….
Giorgio Bocca: Se la sposa abbandona l'altare per Muccino

Giorgio Bocca: Se la sposa abbandona l'altare per Muccino

Lo strapotere della pubblicità nel proporre stili di vita. E la rapidissima obsolescenza degli strumenti di lavoro obbligano gli uomini a una partecipazione passiva alle sorti della specie.
I sondaggi Feltrinelli

I sondaggi Feltrinelli

La trasformazione è ancora possibile oppure possiamo dire ‟Goodbye Mr Socialism”? Hai mai comprato un libro perché vincitore di un premio letterario? Ecco alcuni temi dei sondaggi del sito Feltrinelli. Esprimi la tua opinione!
Michele Serra: L’amaca di venerdì 22 settembre 2006

Michele Serra: L’amaca di venerdì 22 settembre 2006

Se Giorgio Armani - persona della quale non sono note tendenze autoritarie, anzi - sbotta contro i graffitari di Milano, al punto di volerli "mandare tutti in galera", forse significa che il troppo effettivamente è troppo….
Michele Serra: Pescatori alla pesca dell'anima

Michele Serra: Pescatori alla pesca dell'anima

"Il denaro è lo sterco del demonio? No!" Ruoterà intorno a questo tema il dibattito centrale della prossima edizione del meeting di Rimini. I vertici di Cl sono già al lavoro per cercare nuovi ospiti e argomenti di discussione.
Enrico Franceschini: Un’altra calciopoli, ma in Premier League

Enrico Franceschini: Un’altra calciopoli, ma in Premier League

Agenti e procuratori che offrono bustarelle, allenatori corrotti che le accettano, giocatori che cambiano squadra in virtù di imbrogli dietro le quinte. L’Italia di "Calciopoli"? No, questa volta succede in Inghilterra.