Michele Serra: La calda estate dei vip

Michele Serra: La calda estate dei vip

L'articoletto sulle vacanze dei vip è un genere classico del giornalismo nostrano, come l'inchiesta sul ritorno alla castità dei teen agers (sempre gli stessi, ormai sessantenni) e l'intervista a Cossiga sul codice barbaricino.
Lorenzo Cremonesi: K2. Non farò mai pace con Lacedelli e Compagnoni"

Lorenzo Cremonesi: K2. Non farò mai pace con Lacedelli e Compagnoni"

Dopo cinquant’anni Walter Bonatti non cede. La sua accusa di essere stato abbandonato da Compagnoni e Lacedelli resta la stessa, come restano invariate le accuse ai due di avere mentito su numerosi particolari di quell'ultimo giorno di ascesa alla vetta.
Gabriele Romagnoli: Le bugie del marine Hassoun

Gabriele Romagnoli: Le bugie del marine Hassoun

Scontri e violenze in Libano per il giovane ‟collaborazionista” rapito a Bagdad e poi riapparso a Beirut. La parte libanese della famiglia lo rinnega mentre i parenti americani lo esaltano.
Giorgio Bocca: La lunga agonia di un megalomane

Giorgio Bocca: La lunga agonia di un megalomane

Berlusconi durerà con i trucchi e le menzogne altri cinque mesi. Forse tenterà la carta delle elezioni anticipate. Ma la sua vicenda politica sembra chiusa.
Massimo Mucchetti: La lezione mancata delle privatizzazioni.

Massimo Mucchetti: La lezione mancata delle privatizzazioni.

La cessione del 10% di Autostrade e l'inchiesta della magistratura milanese sulla Milano-Mare fanno riflettere su come in Italia si fanno le privatizzazioni. E su come gli enti locali siano talvolta meno trasparenti del vituperato Stato centrale.
Lorenzo Cremonesi: K2. Quelle lapidi di lamiera tra gelo, vento e sole

Lorenzo Cremonesi: K2. Quelle lapidi di lamiera tra gelo, vento e sole

È il "memoriale" dei 57 grandi alpinisti caduti nel tentativo di vincere il gigante. Tre gli italiani: Puchoz, Casarotto e Mazzoleni.
Alessandro Dal Lago: La falla

Alessandro Dal Lago: La falla

La bocciatura della Bossi – Fini da parte della Consulta, più delle altre falle che crivellano la barca di centrodestra, rivela il vuoto di capacità tecnica che si apre sotto gli slogan populisti e qualunquisti di questa maggioranza.
Paolo Rumiz: Quell'insurrezione dimenticata

Paolo Rumiz: Quell'insurrezione dimenticata

Alina Karpowicz, 82 anni splendidi e due occhi pieni di luce, racconta: ‟Il primo agosto '44 ci rivoltammo contro i nazisti perché non volevamo essere liberati dai russi. L'Armata Rossa arrivava, bisognava fare in fretta, e Varsavia insorse”.
Francesco La Licata: "Antonè", la lady mafia che ha superato i maestri

Francesco La Licata: "Antonè", la lady mafia che ha superato i maestri

La reggente del clan di Castellamare nei messaggi intercettati dava ordini con autorevolezza e carattere. Comunicava con il marito in cella grazie all’etichetta di una bottiglia.
Gianni Riotta: Ma l'America non subirà il "voto" di Osama

Gianni Riotta: Ma l'America non subirà il "voto" di Osama

Bush: "I terroristi, spietati e ricchissimi, si stanno preparando a colpirci di nuovo". La Casa Bianca studierebbe le procedure per un rinvio delle elezioni in caso di attentato. Gli Stati Uniti sono sempre andati alle urne anche in guerra.
Alessandra Levantesi: Quando “Buongiorno” significava veramente “Buongiorno”

Alessandra Levantesi: Quando “Buongiorno” significava veramente “Buongiorno”

Fiorello sarebbe Gesù? Ridente e bello, con le treccine alla rasta, si chiama Salvatore Salvatutti, e all'inizio di Cartoni animati, "regia di Franco Citti con la fraterna collaborazione di Sergio Citti"…
Tullio Kezich: In fuga da tutto e da se stesso

Tullio Kezich: In fuga da tutto e da se stesso

Scompare con Marlon Brando il più grande astro del firmamento cinematografico mondiale, ma ormai da tempo si trattava di una stella spenta.
Maurizio Maggiani: Il mal di schiena e i call center della Telecom: che cos'è peggio?

Maurizio Maggiani: Il mal di schiena e i call center della Telecom: che cos'è peggio?

Inchiodato su una poltrona, devastato dalla lombosciatalgia, il sistema inventato da Domineddio per piegare la superbia degli uomini. Soffro come un cane, ma non ce l'ho con Te per questo tormento. Ce l'ho con la Telecom, Signore.
Lorenzo Cremonesi: E puoi fare la doccia dentro le tende del mito

Lorenzo Cremonesi: E puoi fare la doccia dentro le tende del mito

Valle del Baltoro. Passano tutti da qui. C’era stato, nel 1909, il Duca degli Abruzzi. Poi gli americani, fino alla spedizione di Desio nel ’54.
Lowry e il musicista che invoca Dio

Lowry e il musicista che invoca Dio

Nel 1963, quando Alberto Arbasino, gli chiedeva quali fossero i suoi autori contemporanei, Testori aveva risposto: "In letteratura l'ultimo grande libro che ho letto è Sotto il vulcano di Lowry".
Maurizio Maggiani: Preghiera per un amico che lavora per la pace

Maurizio Maggiani: Preghiera per un amico che lavora per la pace

Tom non è solo il mio amico più grande amico, ma è anche un uomo molto importante per una grande quantità di altre vite. Spero in questo modo che qualcuno vorrà unirsi alla mia preghiera, alla mia veglia.
Maurizio Maggiani: Meno tasse

Maurizio Maggiani: Meno tasse

Sono seimila anni che si scontrano, a occidente e a oriente, al nord e al sud, due contrapposte scuole di pensiero sul punto cardine, sulla questione principe: a chi far pagare meno tasse?
Vittorio Zucconi: Una pietra mi ha detto

Vittorio Zucconi: Una pietra mi ha detto

Piccola Rondine per anni aveva raccontato storie straordinarie. Ma tutto cambia. E anche questa rubrica. A cui il suo autore, dalla prossima settimana, ha deciso di cambiare nome...
Gianni Riotta: Per creare un vero leader servono progetti e risultati

Gianni Riotta: Per creare un vero leader servono progetti e risultati

Un’epidemia affligge l’Occidente, chiamatela Morbo dello Statista. I Paesi sviluppati soffrono di anemia di politici capaci di agire con forza e ragione.
Maurizio Maggiani: L'Europa quotidiana

Maurizio Maggiani: L'Europa quotidiana

Se qualcuno trova inutile votare, vuol dire che trova inutile l'atto più naturale di una democrazia; il che non mi sembra un gran bel sintomo. Per la democrazia, per chi la dovrebbe promuovere, per chi la dovrebbe esercitare; un brutto segno per tutti.