Lorenzo Cremonesi: Corsica, i forzati del trekking sulla via perduta dei legionari

Lorenzo Cremonesi: Corsica, i forzati del trekking sulla via perduta dei legionari

Zaino in spalla, duecento chilometri a piedi in quindici tappe. Dai vecchi covi dei banditi alla sfida del circolo della solitudine.
Gabriele Romagnoli: Olimpiadi: I ragazzi difficili di Portorico

Gabriele Romagnoli: Olimpiadi: I ragazzi difficili di Portorico

I centroamericani contro la squadra di Recalcati in una partita che vale le semifinali del basket. Una squadra chiamat ‟Scream Team”, formazione da urlo: hanno battuto gli Usa. Ottimi giocatori e uomini che hanno sofferto e sbagliato non solo tiri.
Marco D'Eramo: la “Convention” repubblicana. Il podio dei falchi

Marco D'Eramo: la “Convention” repubblicana. Il podio dei falchi

La seconda giornata della convention repubblicana dà la parola a Schwarzenegger. Un contentino per i liberal, mentre la destra domina.
Maggiani vince il Premio Scrivere per amore ed è in finale al Premio Chiara

Maggiani vince il Premio Scrivere per amore ed è in finale al Premio Chiara

Maurizio Maggiani con È stata una vertigine ha vinto il Premio Letterario Scrivere per amore; la premiazione si terrà a Verona il 10 settembre. Inoltre è finalista al Premio Chiara; la premiazione si terrà l'11 ottobre a Varese.
Gianni Riotta: Fila B, poltrona 10: tra gli ultras di Bush c'è il regista nemico

Gianni Riotta: Fila B, poltrona 10: tra gli ultras di Bush c'è il regista nemico

L'Altra America. Michael Moore (Fahrenheit 9/11) alla Convention repubblicana. E a New York si sono sfidate le due Americhe.
Lorenzo Cremonesi: "Ecco cosa è successo nell'agguato"

Lorenzo Cremonesi: "Ecco cosa è successo nell'agguato"

La morte di Baldoni. La Mezzaluna Rossa: Baldoni era con la Cri. Ex colonnello di Saddam: tratto io per il corpo.
Marco D'Eramo: La “Convention” repubblicana. Compassione e ultradestra, tocca a Bush

Marco D'Eramo: La “Convention” repubblicana. Compassione e ultradestra, tocca a Bush

Fioccano gli arresti dei dimostranti a New York, ma alla convention del Madison Square Garden va in scena la faccia solidale dei repubblicani. E le delegazioni girano la città dipingendo scuole e ripulendo i parchi.
Marco D'Eramo: La "Convention" repubblicana. New York, il capitale a congresso

Marco D'Eramo: La "Convention" repubblicana. New York, il capitale a congresso

La "Convention" nazionale repubblicana. Un evento generosamente finanziato dalle grandi corporation, grate all'amministrazione "che più ha fatto per noi"
Lorenzo Cremonesi: "Quel viaggio era un suicidio, noi li avvertimmo"

Lorenzo Cremonesi: "Quel viaggio era un suicidio, noi li avvertimmo"

Mazin Abdullah Salloum, del soccorso arabo: "Il convoglio per Najaf era una follia… L'attività di Scelli fa sembrare la Croce Rossa italiana non più neutrale agli occhi degli iracheni".
Lorenzo Cremonesi: Croce Rossa, Mezzaluna e Ulema "Nessuno cerca il corpo di Baldoni"

Lorenzo Cremonesi: Croce Rossa, Mezzaluna e Ulema "Nessuno cerca il corpo di Baldoni"

La nostra ambasciata: non sappiamo nulla. I capi religiosi: non siamo stati contattati. Soccorritori arabi: senza autorizzazione da Roma non possiamo muoverci.
Lorenzo Cremonesi: Gli assassini di Baldoni ora ricattano Parigi

Lorenzo Cremonesi: Gli assassini di Baldoni ora ricattano Parigi

Nuovo video ad Al Jazira: "Abbiamo in mano due giornalisti, abolite la legge sul velo islamico o moriranno."
Lorenzo Cremonesi: E da Bagdad va in onda l'appello degli ulema

Lorenzo Cremonesi: E da Bagdad va in onda l'appello degli ulema

Le massime autorità sunnite: "Qualsiasi violenza contro i due reporter sarebbe un errore". Dall'Hezbollah libanese ai palestinesi di Hamas, coro di voci dal mondo arabo in favore di Chesnot e Malbrunot.
Gianni Riotta: Presidente di guerra

Gianni Riotta: Presidente di guerra

Per la prima volta, dal 1972 che vide la Realpolitik di Nixon battere il pacifismo di McGovern, la politica internazionale è banco di prova per la Casa Bianca. Il 2004 è anno di guerra. E a un Paese in guerra Bush chiede il voto.
Gabriele Romagnoli: Olimpiadi. L'orgoglio dei vinti

Gabriele Romagnoli: Olimpiadi. L'orgoglio dei vinti

È assurdo mischiare la guerra con lo sport. Una partita è una battaglia a tempo, alla fine ci si può anche abbracciare. Dopo una guerra, si può solo fare finta: i vinti non perdonano.
Umberto Galimberti: Perché si sceglie di stare insieme una vita senza una vera ragione per farlo.

Umberto Galimberti: Perché si sceglie di stare insieme una vita senza una vera ragione per farlo.

Il trionfo attuale dell'individualismo consente a ciascuno di sviluppare una sua idea di felicità. Le norme della tradizione che hanno avuto tanta forza nella regolazione del vincolo oggi non contano più.
Jean-Paul Fitoussi: Se la tesi di Keynes resiste alle mode

Jean-Paul Fitoussi: Se la tesi di Keynes resiste alle mode

La teoria economica keynesiana, vecchia o nuova che sia, contiene un dato resistente alle mode così come a ogni tentativo di smantellamento, in quanto indica la necessità di procedere a scelte ponderate tra gli obiettivi di politica economica.
Gabriele Romagnoli: Olimpiadi. Il tramonto degli dei

Gabriele Romagnoli: Olimpiadi. Il tramonto degli dei

Mi prendo una pausa e vado a vedere una mostra. S' intitola "Dei che diventano uomini". Alla fine di queste Olimpiadi scriveranno che non nascono più supermen. non ci sono atleti perfetti, squadre imbattibili.
Gabriele Romagnoli: Olimpiadi. L'importante è finire

Gabriele Romagnoli: Olimpiadi. L'importante è finire

L'importante è finire, ma si congegnano cerimonie di chiusura troppo complesse e cariche, questo è paradossale, di aspettative. I riti finali sono inevitabilmente di morte e noi, benchè ce lo rinfaccino con disprezzo, fieramente amiamo la vita.
Michele Serra: Cento metri di cocaina

Michele Serra: Cento metri di cocaina

Altro che terrorismo, il problema numero uno di queste Olimpiadi è il doping. Antrace e gas chimici non sono nulla in confronto agli ultimi ritrovati per migliorare le prestazioni degli atleti.
Umberto Galimberti: L'angoscia del '900

Umberto Galimberti: L'angoscia del '900

Dal museo di Oslo dove era esposto, hanno rubato Il grido di Munch, l'opera più famosa del pittore norvegese che, con la preveggenza di cui godono i folli, aveva anticipato in quel grido tutta l'angoscia del Novecento.