Un premio ex aequo Mohammad Yunus e la Grameen Bank aiutano a ‟creare sviluppo economico e sociale dal basso”. Il comitato del Nobel: ‟Non si crea la pace senza combattere la povertà”.
Un test nucleare fallito? Un esperimento dagli esiti parziali? Gli 007 annusano l’aria a caccia di tracce radioattive, ma fino ad oggi non sono riusciti ad individuare prove certe di quello che è avvenuto nelle viscere del poligono nordcoreano.
Sophia intrecciava seggiolini di bambù per due centesimi al giorno. Era il 1976 e un giovane economista voleva capire cosa stesse alla base di quell’assurdità che condannava milioni di Sophia a vivere nella miseria. L’economista era Muhammad Yunus
L’esperimento iniziò nel lontano 1976 a Jobra, in Bangladesh. Yunus, allora giovane economista, appena tornato dagli Usa, iniziò a dare piccole somme ai contadini della zona, 50 o 60 dollari per famiglia, sui quali pesavano pochi spiccioli di interessi.
Muhammad Yunus, l’economista del Bangladesh è il fondatore del microcredito: ‟Così si aiuta il sogno di un mondo senza miseria”. Con i fondi del premio produrrà cibo a prezzo simbolico.
La Lazio è una delle due squadre della capitale del nostro Paese. Il promemoria urge, perché le cronache del cosiddetto "caso Chinaglia" hanno invece un pazzesco sapore colombiano...
Dopo avere stazionato per qualche giorno sulle prime pagine, tacciata di malafemmina, e dopo una breve quarantena di silenzio, la valletta di vallettopoli è oggi felice protagonista di uno spot dei telefonini, insieme a famosi attori e bravi presentatori.
L’avvenente Casini, che di solito è moderato fino alla stucchevolezza, questa volta dev’essere impazzito. La sua richiesta di un test antidroga obbligatorio per tutti i parlamentari è per metà inquisitoria e per l’altra metà ridicola...
Muhammad Yunus, fondatore della Grameen Bank, un istituto di credito indipendente che pratica il microcredito senza garanzie, autore de Il banchiere dei poveri ha vinto il Premio Nobel per la Pace 2006. Uno speciale.
Inge Feltrinelli e Klaus Wagenbach hanno ricevuto a Firenze il 21 ottobre il Premio Ardinghello per i loro meriti nella cultura e nella letteratura italiana e tedesca.
Il test nucleare nordcoreano divide le Nazioni unite: la Cina chiede ‟reazioni appropriate”, Giappone e Stati uniti vogliono di più. Dagli Usa dubbi sul test, da Pyongyang altra minaccia: ora i missili.
Fece rabbia e pena, il precedente governo, per il suo sostanziale silenzio sulle mafie, segno di piccole collusioni e grandi menefreghismi in seno a un blocco sociale mai troppo sensibile a quella spaventosa vergogna .
Il male di vivere nella società contemporanea è un destino o un’evenienza? Un filosofo ci spiega come gli antichi possono aiutarci a ‟riempire” la vita senza ricorrere a sostanze artificiali ma, semplicemente, ascoltando, aprendosi al mondo.
È veramente penoso che ad ogni articolo o vignetta o filmato ostili all’Islam i governi europei si sentano in dovere di scusarsi, specificando che questi attacchi "non esprimono l’opinione del nostro Paese sull’Islam" .
Una ventina di morti per auto-bomba è stata la dose del lunedì, in Iraq. Modica quantità, rispetto alla solita quarantina quotidiana. Di quell’indecente disastro si parla sempre meno, "i morti in Iraq" è oramai una rubrichetta di piccolo calibro
Sto per scrivere ancora una volta a proposito della bambina di nazionalità bielorussa Viktoria-Maria. Per farlo devo rispondere alla domanda: se parlo di nuovo di questa storia darò un aiuto a Maria oppure renderò ancora più grave il suo isolamento?
La Corea del Nord diventa il nono paese nuclearizzato del mondo. E rivela quanto sia illusorio e ipocrita un sistema di trattati disegnato per impedire la crescita del nucleare e che invece non ha impedito quasi nulla.
Dall’hi-tech alla finanza, caccia globale alle risorse umane, una merce sempre più difficile da trovare. Il ‟brainpower” è la priorità fondamentale delle aziende.
Perché di fronte a una medicina sempre più tecnologizzata, e quindi più scientifica e precisa, c’è un ricorso sempre più frequente alla medicina che oggi chiamiamo ‟alternativa”?