I missili che hanno colpito nel Giorno dei Morti l' elicottero Chinook sul villaggio di Hasi, a sud di Falluja, capitale della guerriglia, avevano tre bersagli.
«Disgustoso, vergognoso, spregevole», titolano il Daily Mirror, il Mail, il Sun, ribattezzando il giocatore laziale «l' uomo più odiato nel mondo del calcio».
L'umanità potrà avere un futuro solo se verrà messa al bando la guerra, se la guerra diventerà un tabù, schifoso e rivoltante per la coscienza e per la ragione.
Mentre sono a cena dai Trecca, Andrea comincia a battere il pugno sul tavolo e a sbraitare che siamo solo una colonia. "Una colonia, esattamente, e non venirmi a dire che al Nord sono civili! Civili a spese nostre, sì?..."
Due sono le Superballe, le grandi galassie di bugie che i media tengono in vita, sempre più arrancando e improvvisando. La prima riguarda la necessità e l'utilità della guerra in Iraq, la seconda la legalità e il gradimento del governo Berlusconi.
La Giuria del Premio, riunitasi a Parigi il 24 ottobre ha attribuito all’unanimità il Premio Internazionale Unione Latina di Letterature Romanze 2003 allo scrittore portoghese António Lobo Antunes. La premiazione si terrà a Roma il 26 novembre.
Lo sguardo dello straniero che sa osservare come un ospite, è il solo che riesce a leggere tra le righe di quel labirinto interminabile che è una città: chi è dentro non vede più, a meno che non si fabbrichi anche lui uno sguardo straniero.
Vi voglio raccontare della mia settimana. E’ stata una settimana strana e difficile. La parola che mi è ronzata attorno è stata ossessivamente la parola miracolo.
È l'incendio del secolo, e le fiamme nella loro ferocia non mancano di ironia. Ardono i quartieri ricchi, quelli che vogliono protezione dagli incendi senza pagare le tasse.
Ciò di cui gli Stati uniti avrebbero bisogno è una bella dittatura, stavolta filoamericana, ma questa soluzione è impresentabile alla comunità internazionale: e Washington sta constatando che l'unilateralismo è molto costoso, in dollari e in vite.
Nella concitata discussione seguita al gesto concitato di un estremista religioso come Adel Smith, solamente Tullia Zevi, voce emerita degli ebrei italiani, ha voluto tenere fermo il principio dell’assoluta laicità dello Stato.