Enrico Franceschini: L’allarme dell’Onu. "Stanno scomparendo i fiumi"

Enrico Franceschini: L’allarme dell’Onu. "Stanno scomparendo i fiumi"

Il rapporto denuncia una crisi planetaria: "Il disastro è molto vicino". Tra i motivi ci sono le dighe, l’effetto serra e l’inquinamento.
Lorenzo Cremonesi: Hamas attacca Olmert. “Così ci dichiara guerra”

Lorenzo Cremonesi: Hamas attacca Olmert. “Così ci dichiara guerra”

Gli islamici: inaccettabile il suo piano per i confini d’Israele. Il premier dello Stato ebraico vuole annettere le tre grandi colonie in Cisgiordania.
Riccardo Staglianò: Migliaia di agenti Cia smascherati su Internet

Riccardo Staglianò: Migliaia di agenti Cia smascherati su Internet

Dura la vita degli agenti segreti al tempo di Google. Basta sapere come cercare e le "coperture" degli 007 diventano trasparenti come veli di organza.
Gian Antonio Stella: Storace. La caduta di Epurator

Gian Antonio Stella: Storace. La caduta di Epurator

La caduta di Epurator, che per la Regione rinunciò alle battute. Amante delle frasi a effetto (‟Il cazzotto aiuta l’idea”), fu bacchettato da una nobile ‟nera”: caro, sei troppo moderato.
Beppe Sebaste: La chiesa del chihuahua cieco

Beppe Sebaste: La chiesa del chihuahua cieco

Il virus identitario sta contagiando settori sempre più ampi della Chiesa cattolica, che sembra rinunciare all’universalismo per trincerarsi su base etnica o nazionale.
Danilo Zolo, Tommaso Di Francesco: Milosevic. La giustizia dei vincitori

Danilo Zolo, Tommaso Di Francesco: Milosevic. La giustizia dei vincitori

La scomparsa di Milosevic può far precipitare la situazione. Non è improbabile che l'Occidente colga l'occasione per dare la spinta definitiva al processo di separazione del Kosovo (e poi del Montenegro). Verso il definitivo collasso di quel che rimane.
Maurizio Maggiani: Mi metterò in coda per la festa della badante

Maurizio Maggiani: Mi metterò in coda per la festa della badante

L’otto marzo è sì una ricorrenza internazionale che riguarda la donna, ma non è una festa. L’espressione corretta, quella usata dall’Onu è: giornata della donna. E c’è una bella differenza, una differenza abissale.
Luigi Manconi: Se il Vangelo ascolta il Corano

Luigi Manconi: Se il Vangelo ascolta il Corano

Non c’è solo l’Italia di Calderoli. Uno dei pochi lasciti positivi del governo di centrodestra - l’istituzione della Consulta islamica - già mostra la possibile vitalità della sua funzione e già attiva conseguenze virtuose. E comunque fertili.
Guido Olimpio: Telefoni e computer, il grande affare delle intercettazioni

Guido Olimpio: Telefoni e computer, il grande affare delle intercettazioni

Il lavoro di spionaggio legale è affidato a società private che ottengono un contratto con Procure e forze dell’ordine. Nell’affare - perché è un vero affare - si inseriscono strani investigatori privati, con nuove e vecchie amicizie nei servizi segreti.
Giorgio Bocca: La democrazia degenerata

Giorgio Bocca: La democrazia degenerata

Tipica storia di spie all’italiana, ma questa volta con una gran brutta novità, anche per un Paese come questo: lo spionaggio è politico, e sono candidati alle elezioni (le regionali di un anno fa) gli spiati.
Giuliana Sgrena: L'ora di Corano

Giuliana Sgrena: L'ora di Corano

Se l'Italia fosse un paese laico abolirebbe l'ora di religione. Non solo non lo farà ma potrebbe introdurre anche l'insegnamento della religione islamica. Una questione di ‟par condicio”.
Michele Serra: Viva Boldi, abbasso Moretti

Michele Serra: Viva Boldi, abbasso Moretti

Posticipare l'uscita de Il caimano, comizi a bassa voce, evitare gli inutili sfoggi di cultura. Ecco la campagna elettorale di una sinistra astuta.
Paolo Rumiz: Quei 1048 nomi riemersi dalle foibe

Paolo Rumiz: Quei 1048 nomi riemersi dalle foibe

Frammenti di vita, pezzi di storia, nomi nuovi che riemergono – come un appello postumo – dopo 60 anni, dal dossier del governo sloveno sulle deportazioni senza ritorno del maggio ‘45 nella Venezia Giulia.
Vittorio Zucconi: Un copione già visto

Vittorio Zucconi: Un copione già visto

In una surreale atmosfera di déja vu, di replica di un tragico film già visto tre anni or sono, l’amministrazione Bush, l’Europa, le Nazioni Unite stanno apparentemente rimettendo in scena il copione della guerra in Iraq per applicarlo all’Iran.
Clara Sereni: Mimose? No grazie

Clara Sereni: Mimose? No grazie

Via via che gli anni passano, attorno all’8 marzo mi si addensa un agglomerato di rabbia impotente che non lascia alcuno spazio a festeggiamenti, e nemmeno alle cene allegramente separate che per molto tempo hanno connotato le donne italiane, e anche me.
Marina Forti: Iran. Nucleare, è il giorno dei falchi

Marina Forti: Iran. Nucleare, è il giorno dei falchi

La Casa bianca vuole una condanna per l'Iran e blocca un'ipotesi di compromesso fatta circolare dalla Russia.
Marina Forti: Iran. “Dipendiamo troppo dal petrolio”.

Marina Forti: Iran. “Dipendiamo troppo dal petrolio”.

Parla l’economista iraniano Saeed Leylaz: ‟Il petrolio è l'unico elemento di influenza dell'Iran sull'economia mondiale. Ma noi abbiamo bisogno di esportarlo: anche un solo giorno di fermo delle esportazioni sarebbe un disastro per la nostra economia”.
Danilo Zolo: La guerra dentro

Danilo Zolo: La guerra dentro

La sezione britannica di Amnesty International denuncia quello che sinora in Occidente nessuno aveva voluto ammettere: la lezione di Abu Ghraib non ha avuto il minimo effetto. In Iraq 14.000 detenuti sono tuttora privati dei loro più elementari diritti.
Stefano Rodotà: Se lo scontro di civiltà è dentro i nostri confini

Stefano Rodotà: Se lo scontro di civiltà è dentro i nostri confini

Lo scontro di civiltà è tra noi, e in esso si riflette la regressione culturale e politica che affligge le cose italiane.
Marina Forti: La missione asiatica del presidente Usa: “agganciare” l'India

Marina Forti: La missione asiatica del presidente Usa: “agganciare” l'India

Coreografie forzate, misure di sicurezza imponenti, manifestazioni di protesta diffuse: dal punto di vista dell'immagine, la visita del presidente George W. Bush nel subcontinente indiano non si può dire brillante. La sostanza però c'è