Un tribunale nigeriano ha sentenziato che la pratica di far bruciare i soffioni di gas in fiammate perenni viola i diritti umani delle popolazioni locali, e deve cessare.
Le informazioni ricavate da prigionieri sottoposti a tortura, in qualunque paese del mondo essi vengano interrogati, non possono essere usate in una Corte di giustizia britannica. Lo hanno stabilito a Londra i Law Lords
L'Iraq è completamente oscurato. Nemmeno gli ostaggi occidentali fanno più notizia. Sono ancora sei: l'archeologa tedesca Susanne Osthoff, i quattro attivisti del Christian peacemaker e l'ingegnere francese Bernard Planche. E' il black out.
La regola è semplice: il sostegno dell’opinione pubblica per la guerra in Iraq è legato al risultato finale. Se c’è una possibilità di vittoria sono con il presidente, altrimenti ‟tutti a casa”. Quindi è d’obbligo usare quella parola: ‟vittoria”.
Per placare la critiche crescenti, il segretario di Stato americano Condoleezza Rice ha annunciato un cambio nella politica degli interrogatori. In base al nuovo ordine sarà vietato sottoporre i prigionieri a tortura o crudeltà anche all’estero.
Fallujia, Jenin, Guantamano, Kosovska Mitrovica e da noi Bolzaneto e Lampedusa: sono solo alcuni dei luoghi simbolici dei tanti diritti umani violati nel mondo e in Italia.
Blitz di Daniela Santanchè (An): la commissione bilancio vara il concordato fiscale per gli enti locali: si tratta dei tributi per le imprese e i commercianti (Ici compreso). Le opposizioni votano contro.
Un forte contingente di insorti (sembra sino a 400 uomini), armati anche di bazooka e mortai, ha attaccato la città di Ramadi (circa 110 chilometri a ovest di Bagdad), bombardato alcuni edifici pubblici e la base americana posta alla sua periferia.
Non è Iraq la Val di Susa, da invadere per imporre regole esterne di un progresso altrui. È gente pacifica, lavoratrice, presa a manganellate notturne da una prepotenza che non ha neanche la decenza di agire alla luce del sole.
Ho visto il documentario di Mimmo Calopresti realizzato con l’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, Come si fa a non amare Pasolini? Appunti per un romanzo sull’immondezza.
Alla fine l’allarme droga sembra avere un solo nome: cocaina. Un allarme nuovo, si intende, per una droga antica, un tempo d’élite e che da qualche anno, invece, si trova in giro nelle strade a pochi euro.
Gli italiani sapevano del sequestro di Abu Omar? ‟Certo, perché è stata quella che in gergo chiamiamo un’operazione bilaterale”. Mike è un ex della Cia, che ha fatto decine di operazioni congiunte. La più famosa è la ‟liquidazione” di Che Guevara.
Condoleezza Rice arriva in Europa con l’obiettivo di convincere gli europei che la minaccia terroristica non risparmia nessuno. Tutti devono sentirsi sempre più impegnati nella guerra al global terrorism.
Secondo l'economista Tito Boeri il modello di welfare del `900 non è più riproducibile: cambiano sia il lavoro, sia la famiglia. Bisogna quindi ripensare anche i sostegni dello Stato, riducendo alcune tutele del lavoro dipendente per allargarle a tutti.
Il relativismo, su cui insiste Benedetto XVI, avrà pure mille peccati, tra i quali l’attribuire pari rilevanza a punti di vista tra loro diversi e persino contrastanti, ma contribuisce a espandere il rispetto dell’altro, delle sue opinioni e credenze.
Il segretario di stato americano Rice ha risposto alle critiche sui ‟voli Cia” organizzati per spedire i presunti terroristi nelle nazioni appaltatrici della tortura, sostenendo che l’intelligence ‟ha fermato attacchi terroristici in Europa”.
E’ un po’ che non mi metto a sentire favole, ed è anche un po’ che mi chiedo se valga la pena di ascoltare da adulti . Ma come si fa a dir di no a chi ti chiede con timida dolcezza di stare un attimo ad ascoltarlo?
Non c’è giusta ragione che non sia nella fede, non c’è positiva scienza che non sia cristiana, non c’è efficace politica che non sia teologia. Se cinque secoli fa era dottrina acquisita, oggi è rivoluzione.
L’emergenza Aids e le polemiche sull’aborto hanno messo il profilattico al centro del dibattito politico. Un’occasione per ripercorrere la storia di questo oggetto imbarazzante e indispensabile.