Ora gli italiani incominciano a capire quale è la vera natura del cavalier Silvio Berlusconi: sovversivo. Irresistibilmente sovversivo rispetto a tutto ciò che contrasta i suoi interessi: giustizia, economia, politica, tradizioni e istituzioni.
Dove ci porterà il dibattito sulle radici cristiane dell'Europa: il presidente europeo Buttiglione dichiarerà fuori legge l'omosessualità, il bacio con la lingua e i collant. E la Costituzione europea sarà divisa in versetti.
C’è una sostanza ideale, un corpus di valori che hanno secoli di vita, che sono temprati dal fuoco della storia, depurati dal virus totalitario, dal moralismo costrittivo, dall’arroganza elitaria. Guai a perdersi e a perderli, quei valori.
La battaglia culturale del XXI secolo è colma di sorprese, illusioni, speranze, dialoghi e scontri tra fedi antiche e costumi, illusioni e ideali in formazione.
Las Vegas. Benvenuti nell’ultimo rifugio del corpo assediato dall’anima, dove le tre "G" della nuova America vincente, God, Guns and George trovano un ostacolo insormontabile nelle "G" del diavolo, Gamble, Girls and Glitz. Gioco, venere e lustrini.
Sono soprattutto giovani che arrivano dal Sud spinti dal bisogno di lavorare. Ma ci sono anche universitari del Nord-Est in cerca di alternative culturali. Lo studio di Edith Pichler dell'Università di Berlino: fenomeno ripreso negli Anni '90.
La grande guerra. Un secolo dopo spunta la canzone gemella scritta dai nemici. Il testo finora sconosciuto eseguito per la prima volta a Redipuglia. La musica composta dall’autore della Vedova allegra.
Nell'America di Bush alla radio e in tv s'alternano un predicatore dopo l'altro. Ma ormai i cristiani conservatori mandano direttamente in parlamento i loro rappresentanti, grazie alle ricche famiglie bigotte.
Nel condannare le azioni che a vario titolo ci hanno coinvolto e che vengono preannunciate in questi giorni, la Casa Editrice e le Librerie Feltrinelli respingono la strumentalizzazione politica e mediatica che sta alla base di queste iniziative...
Falluja. A più di un anno dalla proclamazione della vittoria da parte di Bush siamo alla "coventrizzazione", o distruzione totale di una città di ottantamila abitanti per domarne la ribellione che i superstiti testimoniano e allargano nell´intero paese.
Negli Stati Uniti di questi tempi è in corso un dibattito che suona strano a chi lo stia ascoltando dall’Europa: ci si chiede se si debba collettivizzare il finanziamento delle spese sanitarie.
Bush agli americani "Ho bisogno di tutti voi". La prima Casa Bianca fu un dono del clan. La seconda è tutta opera sua. La mappa del voto dice è solo con il cuore rurale degli Usa che si vince: lui lo ha fatto.
"Emergency", l’associazione di intervento medico-umanitario fondata da Gino Strada, ha compiuto recentemente dieci anni di vita e di attività. Ho l’impressione che non sia stato dato il dovuto risalto a una delle poche cose di cui può andare fiero il nost
Viaggio negli Usa che oggi scelgono tra Bush e Kerry. Tutto si è fermato, come quando si aspetta un tifone. Ma l’attesa non è neutrale: mai gli americani erano andati a votare in un Paese così profondamente spaccato.
Sono ormai nove anni che il premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi, leader dell’opposizione birmana, è detenuta nel suo Paese. Da ormai sette mesi a nessuno è permesso vederla, e per questo si teme per la sua sicurezza.